Bonus assistenza psicologica Regione Lazio

Pubblicato l’Avviso regionale rivolto ai giovani laziali per l’accesso ai voucher di servizio. Domande per il 2023 a partire dalle ore 15:00 del 24 maggio 2023

L’iniziativa. Che cos’è e a cosa serve

La Regione Lazio ha emanato l’atteso Avviso Pubblico rivolto ai giovani del Lazio per accedere a Buoni Servizio finalizzati alla prevenzione del disagio psichico, l’assistenza psicologica e la tutela della salute mentale. L’iniziativa, anche nota nelle scorse settimane come AiutaMente GIOVANI, rappresenta il primo dei tre interventi volto alla tutela della salute mentale e alla prevenzione del disagio psichico di giovani e adolescenti, che la Regione Lazio intende attuare sin da subito per far fronte alle difficoltà legate alla pandemia Covid-19.


Destinatari degli interventi

I soggetti destinatari della misura sono i giovani cittadini bisognosi di supporto psicologico che, al momento della presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro UE o possesso di regolare permesso di soggiorno CE;
  • residenza o domicilio in uno dei comuni della Regione Lazio;
  • età compresa tra 6 e 21 anni (22 anni non compiuti al momento di presentazione della domanda);*
  • iscrizione a uno dei percorsi del sistema di istruzione e formazione regionale (istruzione primaria di primo e secondo grado; istruzione secondaria; sistema regionale della formazione professionale IeFP; istruzione di tipo universitario, ITS e Accademie);
  • presenza all’interno di un nucleo familiare con attestazione ISEE o ISEE minorenni in caso di genitori non conviventi in corso di validità relativa all’anno di partecipazione non superiore a € 40.000,00.

* L’avviso pubblico modifica le fasce di età dei destinatari della misura precedentemente stabilite dalla stessa Regione. In particolare, dal momento che i fondi europei utilizzati provengono dall’Assessorato alla scuola, viene eliminata la fascia di età prescolare (0 - 5 anni). La fascia di età 18 - 26 anni viene inoltre ridefinita in 18 - 21 anni.  La Regione Lazio, tuttavia, valuterà in base ai risultati raccolti all’esito della prima scadenza dell’avviso, di estendere eventualmente la platea dei destinatari anche ai giovani fino a 26 anni di età.

In caso di soggetto minorenne, la richiesta deve essere presentata dal genitore/tutore legale/affidatario del minore destinatario del buono servizio. Il richiedente deve essere cittadino italiano o di uno Stato membro UE o in possesso di regolare permesso di soggiorno CE ed essere residente o domiciliato in uno dei comuni della Regione Lazio.


Gli Psicologi aderenti all’iniziativa

I giovani cittadini destinatari della misura (o i propri genitori o tutori, in caso di soggetti minorenni) scelgono autonomamente il professionista cui affidare l’esecuzione degli interventi tra quelli aderenti all’iniziativa attraverso la seguente la pagina del sito web istituzionale dell’Ordine degli Psicologi del Lazio: ordinepsicologilazio.it/aiutamente.

Come già preannunciato, gli psicologi aderenti all’iniziativa devono:

  • essere regolarmente iscritti all’albo degli Psicologi del Lazio;
  • essere in possesso di partita iva (codice ateco 86.90.30) da almeno 3 anni;
  • dichiarare sotto la propria responsabilità di essere in possesso di specifica formazione/esperienza maturata nell’ambito oggetto del conferimento dell’incarico;
  • impegnarsi a non effettuare ulteriori visite private a pagamento o a richiedere contributi economici o a stabilire rapporti professionali diversi con le persone beneficiarie del provvedimento o loro familiari nel corso della erogazione delle prestazioni previste dal voucher;
  • esercitare l’attività professionale presso il proprio studio, studi associati, strutture sanitarie private accreditate dalla Regione Lazio e fatturare individualmente le prestazioni professionali rese nell’ambito dell’iniziativa.

(Se sei un professionista iscritto all’Ordine degli Psicologi del Lazio in possesso dei requisti e intendi aderire all’iniziativa, puoi farlo attraverso la tua Area riservata).


Modalità, termini di presentazione della domanda e ammissione

Su indicazione del proprio Medico di Medicina Generale o del Pediatra di Libera Scelta (qui il modello a disposizione dei medici), i cittadini presentano domanda di ammissione alla misura esclusivamente online, accedendo all’apposita piattaforma efamily all’indirizzo http://buonopsicologico.efamilysg.it/

Per l'anno 2022, le domande possono essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 22 giugno 2022 e saranno accolte fino ad esaurimento delle risorse disponibili per il primo anno.

Per l'anno 2023,  le domande possono essere presentate a partire dalle ore 15:00 del 24 maggio 2023 e saranno accolte fino ad esaurimento delle risorse disponibili per il secondo anno.

L’esame delle domande avviene sulla base dell’ordine cronologico di ricevimento e sulla base della sussistenza dei requisiti. L’esito dell’istruttoria viene comunicato al richiedente per email e attraverso la piattaforma efamily

Si precisa che l’Ordine degli Psicologi del Lazio non ha alcun ruolo nella gestione della procedura e non è abilitato a fornire assistenza tecnica per l’accesso al portale.


La procedura in sintesi

In sintesi, la procedura per l'erogazione dei buoni di servizio della Regione è articolata nei seguenti passaggi.

  1. Il medico di medicina generale (MMG) o il pediatra di libera scelta (PLS) svolge una prima valutazione clinica e identifica il bisogno del paziente; se rileva la necessità di attivare l’intervento dello psicologo, compila la richiesta sull’apposito modello con indicazione del numero massimo di sedute richieste (massimo 20, della durata di un’ora ciascuna). 
  2. La decisione di accedere al servizio è delle singole famiglie (se minori) o direttamente del potenziale utente (se maggiorenne). Il richiedente presenta domanda, con tutti gli allegati previsti dall’articolo 8 dell’avviso, esclusivamente tramite la piattaforma efamily (buonopsicologico.efamilysg.it).
  3. Le richieste vengono verificate e quelle approvate vengono pubblicate sulla piattaforma efamily e sui canali istituzionali regionali.
  4. Entro 30 giorni dalla pubblicazione, i richiedenti devono attivare il buono tramite la piattaforma efamily, che genera un Codice Identificativo. La validità dei buoni attivati è di 12 mesi a partire dalla data di attivazione del buono sulla piattaforma efamily.
  5. Entro 60 giorni dall’attivazione, i richiedenti devono individuare lo psicologo consultando la pagina Ordinepsicologilazio.it/aiutamente, contenente l’elenco di tutti i professionisti aderenti all’iniziativa.
  6. Entro 10 giorni lo psicologo accetta o meno di erogare il servizio accedendo all’area dedicata della piattaforma. Dalla data di accettazione da parte dello psicologo l’attività si considera avviata. In caso di non accettazione, il richiedente avrà la possibilità di individuare un nuovo psicologo avendo a disposizione ulteriori 30 giorni per attivare il percorso.
  7. Realizzazione dei primi 4 colloqui di supporto obbligatori. Al termine di questa prima fase, lo psicologo, dopo essersi consultato con il Medico inviante e con i genitori (in caso di minore):
    • stabilisce con gli interessati la conclusione dell’intervento una volta svolto il primo livello di consultazione e diagnosi (prime 4 sedute).
    • in alternativa, valuta utile intraprendere un intervento ulteriore, attraverso il servizio relativo al “primo livello di abilitazione-riabilitazione e sostegno” e definendo percorsi della durata di 8 o 16 sedute. Tale eventuale proseguimento va attivato sempre su piattaforma efamily, con la generazione di un nuovo buono entro 30 giorni dal caricamento della richiesta da parte dello psicologo.
  8. La prima richiesta di liquidazione da parte dello psicologo deve essere presentata entro 10 giorni dalla conclusione della prima fase (i 4 colloqui).
  9. Realizzazione dell’eventuale proseguimento del percorso di supporto (8 colloqui oppure 16 colloqui), che deve concludersi entro 180 giorni dalla data di avvio. Lo psicologo predispone una relazione psicologico-clinica che consegna al richiedente e al medico di medicina generale.
  10. La seconda richiesta di liquidazione da parte dello psicologo deve essere presentata entro 10 giorni dalla conclusione della seconda fase (8 o 16 colloqui).

Tutorial per gli psicologi che vogliono aderire
Tutorial per i MMG o Pediatri di libera scelta
Tutorial per i cittadini

Manuali per psicologi aderenti e utenti disponibili sul portale e-family


Lo psicologo. Tipologie di intervento e importo dei buoni

I buoni servizio possono essere spesi esclusivamente per accedere alle seguenti tipologie di prestazione:

  • interventi di "primo livello di consultazione e diagnosi" per cui è definito un percorso di 4 colloqui di un’ora ciascuno;
  • interventi brevi di "primo livello di abilitazione-riabilitazione e sostegno" costituiti da 8 fino a 16 colloqui di un’ora ciascuno. Il numero di colloqui sarà definito dallo psicologo, informando il medico inviante.

Il costo standard orario dell’intervento è pari a € 50,00.* 

**Rispetto all’impegno precedentemente assunto di € 45,00/ora, la Regione Lazio ha dunque aumentato di € 5,00 l’importo del compenso orario spettante allo psicologo, a copertura dei costi dello studio professionale o delle strutture private al cui interno gli interventi devono essere erogati.

L’ammontare del buono servizio è dunque pari all’importo massimo di € 1.000,00 comprensivo di:

  • servizio relativo al “primo livello di consultazione e diagnosi” di 4 incontri;
  • servizio relativo al “primo livello di abilitazione-riabilitazione e sostegno”, per un massimo di 16 sedute psicologiche – servizio avanzato.

Per la liquidazione degli importi spettanti, gli psicologi devono accedere all’apposita sezione della piattaforma efamily e selezionare la domanda ammessa al beneficio per la quale vi è intenzione di utilizzare i buoni.

Sia per la prima richiesta di liquidazione che per l’eventuale seconda richiesta, gli psicologi devono inserire in piattaforma la seguente documentazione:

  • richiesta di liquidazione generata dalla piattaforma efamily firmata;
  • dichiarazione su carta intestata con attestazione delle ore di attività svolte per la Valutazione diagnostica (i 4 colloqui) e per l’eventuale Percorso individualizzato di supporto (gli 8 o 16 colloqui) a favore del soggetto richiedente, sottoscritta da entrambi i soggetti (psicologo e richiedente);
  • fattura/e della prestazione erogata;

L’importo erogato sarà calcolato moltiplicando il valore del buono servizio orario (€ 50,00) per il numero di ore di attività effettivamente realizzate dallo Psicologo, come risulta dalla dichiarazione e sarà liquidato direttamente sulle coordinate bancarie indicate dal professionista.

Attenzione!

Si ricorda che l'avviso pubblico prevede l'impegno dal parte del professionista aderente (art. 7) a NON svolgere ulteriori visite private a pagamento e a NON richiedere ulteriori contributi economici e a NON stabilire rapporti professionali diversi con le persone beneficiarie del provvedimento o loro familiari nel corso della erogazione delle prestazioni previste dal voucher. Pertanto, eventuali richieste di pagamento ulteriori a quelle rimborsabili saranno respinte dall'Organismo Intermedio, né è consentito ottenere la liquidazione degli importi richiesti in violazione dell'avviso direttamente dai beneficiari delle prestazioni


La relazione dello psicologo

A conclusione di ciascuna fase lo psicologo elabora una relazione psicologico-clinica con una sintesi diagnostica da consegnare al soggetto destinatario del buono e, in intesa con questi, al medico di medicina generale/pediatra di libera scelta inviante.

All’interno della relazione psicologico-clinica che conclude il ciclo di servizi fruibili grazie alla misura, lo psicologo deve indicare, ove ritenuto opportuno, la necessità di proseguire con un intervento di secondo livello da parte del servizio sanitario territoriale di residenza più appropriato (CSM, TSMREE, SERD, etc).

In tal caso il medico di medicina generale/pediatra di libera scelta, d’intesa con il paziente, segnala al servizio territoriale competente la necessità di un approfondimento e di una eventuale presa in carico.


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