L’Ordine degli Psicologi del Lazio, con il suo Gruppo tematico "Psicologia dell’Aviazione", ha pubblicato una serie di video tematici con lo scopo di approfondire i temi centrali legati alla Psicologia dell’Aviazione e della sicurezza nell’ambito dei trasporti.
I contenuti focalizzano l’attenzione su temi specifici e trattano in maniera separata argomenti cruciali e di attualità quali, a titolo esemplificativo, gli effetti negativi della pandemia sulla salute mentale del personale navigante, oltre che descrivere il funzionamento dei complessi Sistemi di gestione della Sicurezza.
Altri video, inoltre, approfondiscono le tematiche correlate ai temi cruciali della Salute, della Sicurezza e della gestione della fatica operazionale. Per ulteriori approfondimenti si possono consultare i documenti e altri video prodotti alla pagina https://ordinepsicologilazio.it/ordine/psicologia-aviazione
Il presente contributo, di carattere introduttivo, vuole avere l’unico obiettivo di rendere fruibili e al contempo rendere sempre più accessibili argomenti legati alla materia.
La figura dello psicologo rimane centrale come indicato dalla normativa di riferimento Europea, regolamento (UE) 2018/1042 e 2019/27, in particolare nelle procedure di Assessment, di Sostegno e Supporto psicologico oltre che nella valutazione dei rischi legati alla Salute e alla Sicurezza. Tale riconoscimento non può che rafforzare l’immagine e la competenza professionale dello psicologo.
La crisi pandemica ha indubbiamente avuto un impatto negativo in tutte le realtà economico e produttive, nello specifico nel settore dei trasporti l’attenzione deve rimanere massima poiché legata alla sicurezza di moltissime persone, oltre che ai lavoratori stessi.
Il tema della salute mentale diviene quindi centrale come del resto lo è il mantenimento dei requisiti minimi necessari allo svolgimento delle proprie mansioni lavorative, garantendo quindi la compatibilità con le mansioni operative legate alla sicurezza. Le recenti notizie legate alla preoccupante situazione negli Stati Uniti, resa pubblica da un articolo del Washington Post che ha riportato come nell’estate scorsa le autorità hanno aperto un’indagine su 4.800 piloti compresi 600 di linea sospettati di aver falsificato le loro cartelle cliniche per nascondere disturbi di salute mentale e altre gravi condizioni che avrebbero potuto renderli unfit to fly, ci pongono di fronte ad uno scenario che richiede la massima attenzione e la massima professionalità nel trattare temi legati alla salute mentale nell’ambito dei trasporti.