Codice di procedura civile e codice deontologico degli psicologi italiani: criticità e questioni aperte

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Codice di procedura civile e codice deontologico degli psicologi italiani

Criticità e questioni aperte

L’area psicologica-giuridica porta lo psicologo a confrontarsi con due discipline con finalità ispiratrici diverse. Una cultura tendenzialmente stabile, come quella giuridica, interroga e elabora un sapere caratterizzato dalla soggettività, come la psicologia.
Il percorso giuridico è alla ricerca di un’oggettività il cui obiettivo è la ricostruzione della realtà fattuale, la psicologia per sua natura implica aspetti della realtà soggettiva. Come è possibile coniugare le conoscenze e le reciproche necessità affinché la consulenza sia realmente un ausilio per il Giudice che la richiede e per le parti che la subiscono/richiedono? È in questo crocevia che agiscono il Ctu e i Ctp.

Molte delle segnalazioni alla Commissione deontologica dell’Ordine degli Psicologi del Lazio riguardano situazioni peritali. Il rischio maggiore è che il professionista faccia appello al proprio ruolo professionale trascurando il committente, ovvero il Tribunale. Di fatto vi è molta confusione fra le segnalazioni di ordine deontologico e le segnalazioni che riguardano gli aspetti procedurali che dovrebbero essere di pertinenza giuridica e non deontologica.