Negli ultimi anni stiamo assistendo a cambiamenti sociali molto rapidi, cambiamenti che si riflettono anche all’interno delle organizzazioni. Saper cogliere i cambiamenti, affrontare le diversità in un’ottica d’inclusione significa aumentare la resilienza organizzativa.
L’Unione Europea, impegnata da molto tempo con politiche rivolte all'integrazione e all'inclusione delle diversità, nel sociale e nei contesti organizzativi, per permettere a tutti i cittadini di esprimere il loro potenziale, ha promosso il mese europeo per l’inclusione.
La valorizzazione delle diversità porta anche un vantaggio in termini di benessere individuale, sociale ed economico. Un cambiamento che si sta concretizzando sia nel contesto europeo che italiano, portando ad una nuova strategia di sviluppo delle risorse umane.
In Europa si è tradotta nella Carta delle diversità, un riferimento per le politiche sulle diversità, d’inclusione e lotta alle diseguaglianze.
Il 27 maggio è stata l’occasione per conoscere quali sviluppi si sono concretizzati negli ultimi anni in Italia e in Europa al fine di favorire l’inclusione lavorativa, in che modo in Italia si sta affrontando il tema dell’inclusione lavorativa per i giovani italiani e stranieri, con disabilità, bassa scolarizzazione, fragilità sociale o difficoltà economiche.