Che cos’è l’autoformazione e quanti crediti ECM posso conseguire avvalendomi di questa modalità?

L’autoformazione consiste nella lettura di riviste scientifiche, di capitoli di libri e di monografie non accreditati come eventi formativi ECM. Di recente la CNFC ha ampliato le casistiche formative rientranti in tale categoria, includendo al suo interno (da quanto si apprende dal sito web del CNOP):

  • Partecipazione a seminari, Webinar e corsi non organizzati da provider ECM su tematiche inerenti la professione;
  • Partecipazione a sedute di intervisione e supervisione inter e intradisciplinari, individuali e/o di gruppo, non riconducibili a forme di supervisione rientranti nella formazione sul campo (accreditate attraverso provider);
  • Partecipazione a sessioni di pratica individuale e di gruppo su tecniche validate (es. Esercizi di bioenergetica, pratiche di mindfulness, training autogeno, etc.);
  • Analisi personale/psicoterapia individuale e di gruppo;
  • Intervento al numero verde istituito dal Ministero della Salute a supporto della popolazione durante la pandemia Covid;
  • Attività auto-organizzata da professionisti psicologi/psicoterapeuti e non riconducibile a forme di supervisione rientranti nella formazione sul campo (accreditate ECM).

Per tali tipologie di autoformazione, il riconoscimento è di 1 credito per ogni ora di impegno autocertificato, con arrotondamento alla mezz’ora (per esempio, un intervento di 50 minuti viene conteggiato 1 ora ovvero 1 credito; un intervento di 40 minuti, viene conteggiato mezz’ora, ovvero 0,5 crediti). Il numero massimo di crediti maturabili per autoformazione è al massimo il 20% dell’obbligo formativo triennale (quindi 16 crediti se il fabbisogno è di 80 crediti).