La ginnastica cognitiva, il decadimento cognitivo che non ti aspetti, strategie di rallentamento

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La ginnastica cognitiva

Il decadimento cognitivo che non ti aspetti, strategie di rallentamento

La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza e colpisce prevalentemente le persone oltre i 65 anni. In Italia i malati di Alzheimer sono circa un milione, 36 milioni in tutto il mondo. La patologia è destinata a diffondersi in modo dilagante: considerando l’aspettativa di vita di chi nasce oggi, circa 90 anni, si prevede che circa il 50% di questi cittadini soffriranno di Alzheimer. Nonostante la ricerca scientifica abbia fatto passi da gigante nella comprensione dei meccanismi attraverso i quali questa patologia provoca la morte delle cellule cerebrali, allo stato delle attuali conoscenze per la terapia farmacologica della malattia di Alzheimer non disponiamo di un trattamento causale (cioè consistente nella eliminazione della causa), ma soltanto di farmaci “sintomatici” (cioè finalizzati all’attenuazione/rallentamento  delle manifestazioni cliniche). Nell’ultimo decennio si sono avute sempre più evidenze sull’efficacia in questa patologia di approcci non farmacologici e per questo sono nate strutture mirate, che lavorano, dalle metodiche più “classiche” quali la R.O.T., la terapia 3R (Reminiscenza, ROT, Rimotivazione), la Musicoterapia, l’Arte terapia, la Pet therapy, la terapia della bambola (Doll therapy), il giardino Alzheimer, i gruppi di sostegno ai caregiver fino ad approcci decisamente poco convenzionali come la Museoterapia, il Memofilm, la tecnica di arte meditativa giapponese Suminagashi, lo Shiatsu, gli approcci computerizzati.

La recente emergenza COVID 19 inoltre ha spinto l’equipe ad ampliare l’offerta dell’Istituto mediante terapie riabilitative a distanza via Skype, Whatsapp, Zoom e similari.

Grande attenzione è rivolta infine allo studio e alla valutazione della cosiddetta “Riserva cognitiva”. Tanto più nel corso della vita stimoliamo il nostro cervello con attività diversificate tanto meno ci ammaleremo di demenza. A tal proposito gli specialisti del centro hanno pubblicato un pratico manuale di rinforzo della riserva cognitiva rivolto alla popolazione generale.

Rivolto agli iscritti dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, questo webinar ha fornito gli strumenti pratici e più in generale le idee ai professionisti che si trovano a dover prestare assistenza a pazienti affetti da demenza e relativi caregiver che hanno desiderio di approfondire la tematica della riserva cognitiva con un punto di vista poco convenzionale.

Relatori

Massimo Marianetti – Responsabile dell’Istituto S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Genzano

Silvia Pinna –  Psicologa Psicoterapeuta dell’Istituto S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Genzano

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