Il caso tratta di un soggetto con ritardo mentale e frequenti spunti paranoidi ospitato in casa famiglia. Il lockdown ha interrotto le visite ai familiari causando un malessere di cui incolpava gli altri, un’agitazione generalizzata, un controllo paranoico sull’ambiente circostante e una difficoltà ad elaborare l’assenza ed il lutto che gli provocavano dei pianti improvvisi. L’intervento degli operatori basato sulla pratique-à-plusieurs ha attenuato il disagio facendogli sopportare il distanziamento..