È all’interno di un progetto legato all’emergenza sanitaria che conosciamo, entro un setting a distanza, una mamma angosciata per la situazione del giovane figlio che, a causa del lockdown, prende solo farmaci, ma non sa con chi parlare. Quando conosciamo il neomaggiorenne Michele, ci rendiamo presto conto che è lì ad urlare l’angoscia di una famiglia intera, schiacciata da un dolore inespresso che si è trasformato nel tempo in una diagnosi per Michele di Disturbo schizotipico di personalità.