Angela, diciotto anni, accusa attacchi di panico, emicranie, episodi di “alienazione”, abbuffate compulsive e il bisogno affannoso dell’approvazione altrui. Attraverso il lavoro sui sogni, comparsi solo con la quarantena e il setting online, abbiamo scoperto che la distanza fisica non avrebbe impedito la condivisione della realtà simbolica, ma che, invece, l’avrebbe favorita compensando la sospensione della quotidianità fin lì conosciuta e consolidando l’intimità e la relazione terapeutica.