F., un impiegato di 40 anni, è un paziente in terapia settimanale da più di 2 anni. Al primo colloquio, riferisce insonnia, sintomi ansiosi, depressivi e somatoformi. Con una storia di solitudine e trascuratezza emotiva, tema centrale di molte sedute è il desiderio di chiudersi, il timore di esporsi. Si discuterà di come l’esperienza di confinamento abbia offerto alla relazione terapeutica nuove opportunità, mentre il cambiamento necessario di setting abbia permesso una riflessione sui limiti.