La questione dei reali sbocchi professionali costituisce, per un laureato in psicologia, un tema particolarmente delicato, specie in un periodo complesso e “liquido” quale è quello attuale. Chi intende investire sulla propria formazione post-universitaria – master o Scuola di specializzazione – si interroga con attenzione sulle opportunità lavorative offerte dal percorso formativo che si potrebbe intraprendere. In questo scenario, la possibilità di ancorare la propria scelta su informazioni e dati attendibili è certamente fondamentale.
In linea con il proprio mandato, l’Ordine degli Psicologi del Lazio e il Gruppo di Lavoro “Formazione e Qualità in Psicoterapia” hanno quindi promosso l’evento “La formazione alla psicoterapia: un investimento che rende?”, il cui obiettivo è stato quello di fornire a chi intende iscriversi ad una Scuola di specializzazione in psicoterapia o a chi è già iscritto ad una di esse, informazioni sull’impatto che il possesso del titolo di psicoterapeuta può avere dal punto di vista lavorativo.
L’evento ha previsto due brevi relazioni iniziali, la prima incentrata su alcuni dati emersi dalla ricerca condotta nel 2016 dall’ENPAP dal titolo “Indagine di mercato sulla Psicologia professionale in Italia. Scenario su opportunità e vincoli sulla Psicologia professionale oggi” e da un’indagine recente effettuata dalle scuole di specializzazione APC e SPC dal titolo “Efficacia in termini di esiti professionali della formazione in psicoterapia. Una ricerca sul destino professionale degli specializzati nelle scuole dell’Associazione di Psicologia Cognitiva –APC e della Scuola di Psicoterapia Cognitiva – SPC negli anni 2009-2016”.
Al termine di questi interventi, si è avviata una discussione finale, alla quale hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle Scuole di specializzazione operanti nel Lazio che hanno discusso sugli attuali sbocchi lavorativi per uno psicologo specializzato in psicoterapia.