La depressione è il problema di salute mentale più diffuso e il più sensibile all’impatto della crisi: secondo recenti dati Istat, riguarda circa 2,6 milioni di individui (4,3% della popolazione). Gli strumenti per la valutazione clinica della depressione sono per lo più self report. Se da un lato questi strumenti hanno, a ragione, una grande utilità nella valutazione della pervasività del disturbo depressivo dall’altro lato presentano delle distorsioni di fondo, date, in primis, dal fatto che tutti gli item hanno lo stesso peso ed entrano, allo stesso modo, a far parte del punteggio finale. Il TDI nasce con l’obiettivo di ovviare a questo limite applicando un modello statistico (quello di Rash) che consente di avere item che hanno un peso statisticamente ponderato e quindi più efficace nell’individuare la presenza e la gravità della depressione.