Soggetti che si incontrano: la relazione umana in psicologia clinica e in psicoterapia

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Soggetti che si incontrano

La relazione umana in psicologia clinica e in psicoterapia

Nel corso dell’evento scientifico culturale si sono condivise e discusse con i colleghi psicologi e psicoterapeuti le seguenti ipotesi teoriche.

La prima ipotesi sostiene che la maggior parte delle teorie psicologiche e psicoterapeutiche sono “mancanti” di una “teoria del soggetto umano” come ampiamente sostenuto da autori italiani e da altri autori internazionali.

La seconda ipotesi sostiene che se si costruisce una “teoria del soggetto umano” allora è possibile osservare che tale soggetto umano è sempre in relazione con un altro soggetto umano. Il concetto di relazione è molto in voga attualmente ma sembrerebbe essere utilizzato in modo asoggettuale tale che la relazione pare esistere indipendentemente dal soggetto umano che la mette in atto.

La terza ipotesi sostiene che il soggetto umano oltre ad essere sempre in relazione con un altro soggetto interpersonale è anche in relazione costantemente con se stesso. Il concetto di relazione con se stessi non è nuovo nell’ambito delle teorie psicologiche ma sembra che non gli viene data la stessa rilevanza che sembra accordata al concetto di relazioni con gli altri sia nell’ambito della ricerca sia nell’ambito dell’applicazioni cliniche. La maggior parte degli autori menzionano il concetto di relazione con se stessi ma dopo un approfondimento degli scritti non sembra venga affrontato e sviluppato né dal punto di vista teorico e né da quello della sua applicazione in ambito clinico e psicoterapeutico.