L’incontro ha focalizzato l’attenzione sull’attuale situazione emergenziale, che ha causato un incremento notevole di disagio emotivo per l’infanzia.
Dopo una carrellata storica sulle paure dei bambini in condizioni di emergenza, si è parlato dell’attuale paradigma emergenziale e di come viene dai media comunicato il concetto di rischio.
Quanto diamo valore alle emozioni dei bambini? Il loro stato di disagio e di angoscia viene certamente sottovalutato, sopravvalutando le loro capacità di resilienza. Attraverso la chiave di un approccio psico-neuro-endocrino-immunitario si sono esplorate le conseguenze di un clima protratto di incertezze a paure, nonché di deprivazione sociale, sulla psiche dei bambini e degli adulti che se ne prendono cura.
Parallelamente alla minimizzazione del disagio psichico durante la pandemia, il ruolo degli psicologi come operatori della salute è spesso misconosciuto.
Possiamo farci portavoce di un approccio che affianchi alle misure emergenziali un diverso paradigma, passando dal paradigma bellico a quello del prendersi cura.