L’identità di genere è ciò che una persona riconosce di essere, il senso di appartenenza ad un genere, in modo allineato o meno al genere assegnato alla nascita. In adolescenza, fase evolutiva già di per sé particolare e crocevia di potenziali scenari di vulnerabilità, la maggiore pressione sociale e relazionale, il percepirsi ed esprimersi in modo diverso dalla maggioranza, può produrre una sofferenza importante a livello psicologico. Le ricerche documentano un aumento del rischio di suicidio associato alla disforia di genere, cioè al disagio legato alla discrepanza tra l’identità di genere in cui ci si riconosce e quella assegnata alla nascita, insieme a difficoltà nelle relazioni intrafamiliari, rifiuto da parte dei pari, isolamento sociale. Bambini, bambine e adolescenti diventano spesso vittime di condotte persecutorie e stigmatizzanti e non sempre possono contare sugli strumenti e le risorse protettive anche familiari e sociali necessarie.
Sono gli e le adolescenti stesse a sollevare in maniera sempre più sentita la problematica, in particolare con l’inizio della pubertà che determina tutti i cambiamenti corporei e fisiologici legati al sesso cromosomico e che spesso amplificano il disagio profondo. L’impossibilità o la difficoltà di esprimere liberamente la propria identità sessuale in un contesto sociale fortemente stigmatizzante, porta gli e le adolescenti a condotte a rischio e devianti e problematiche psicologiche significative.
E a questa richiesta di comprensione non possiamo non prestare attenzione. A gennaio il Consiglio dell'Ordine degli Psicologi del Lazio ha deliberato l’avvio di un sistema di azioni volto a promuovere conoscenze delle identità e delle varianze di genere in età evolutiva e un buon fare in un’ottica integrata sul tema al fine di aumentare la conoscenza e migliorare il sistema di ascolto e accoglienza psicologica e la presa in carico socio-sanitaria e giudiziaria di bambini, bambine, adolescenti e loro famiglie.
Lo scorso 15 marzo ha avuto avvio il primo incontro del Tavolo tecnico sull’Identità e varianza di genere in età evolutiva che ha avuto la partecipazione del Tribunale per i Minorenni e la Procura minorile di Roma, della Camera dei Minori e della Famiglia di Roma, del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS), della SIP (Società Italiana di Pediatria), dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini e di due tra i servizi che si occupano di percorsi di affermazione di genere nel Lazio: il Servizio per l'Adeguamento tra Identità Fisica e Identità Psichica (SAIFIP) e il Servizio di consulenza "6 come sei" della Sapienza Università di Roma.
Con questo webinar abbiamo voluto dare spazio agli interventi di ascolto, orientamento e presa in carico sul nostro territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare colleghi e colleghe, ma anche la cittadinanza e altre professionalità afferenti ai contesti socio-sanitari, giudiziari e scolastici al fine di migliorare le conoscenze sul tema e promuovere maggiori occasioni di benessere individuale e collettivo.
Programma
Apertura della Dott.ssa Vera Cuzzocrea, Consigliera dell'Ordine degli Psicologi del Lazio
Moderazione a cura della Dott.ssa Paola Biondi, referente per le Pari Opportunità - Ordine degli Psicologi del Lazio
Sono intervenuti:
- Dott.ssa Maddalena Mosconi, Servizio per l’adeguamento tra identità fisica e identità psichica (SAIFIP) presso l'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
- Dott. Luca Chianura, Servizio per l’adeguamento tra identità fisica e identità psichica (SAIFIP) presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
- Dott. Roberto Baiocco, Servizio "6 come sei", Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione della Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza
- Avv. Alessia Lombardi, Presidente Camera dei Minori e della Famiglia di Roma
- Avv. Chiara Merlo, Responsabile del Settore psicosociale e pedagogico Camera dei Minori e della Famiglia di Roma