In un mondo alle prese con crisi climatica, disuguaglianze sociali e malessere psicologico, l'ecopsicologia emerge come una luce di speranza, offrendo una visione per affrontare questi disagi esistenziali e proponendo strumenti pratici per poter essere meglio di aiuto ai nostri pazienti.
Questa disciplina innovativa integra la psicologia con l’ecologia, riconoscendo la profonda connessione tra la salute mentale umana e la salute del Pianeta.
L'ecopsicologia ci invita a riscoprire il nostro legame ancestrale con la natura, attraverso il quale possiamo:
- Ritrovare e far ritrovare una connessione profonda con noi stessi, accedendo a risorse interiori di benessere e resilienza.
- Allenare competenze relazionali, imparando a comunicare e collaborare in modo efficace con gli altri esseri viventi.
- Potenziare il senso di responsabilità personale, assumendoci la cura del Pianeta e del nostro stesso benessere.
- Dare un senso più ampio alla nostra vita, sintonizzandosi sui propri valori più profondi e sul ruolo che si vuole svolgere nel mondo.
L'ecopsicologia si basa sul presupposto che per 300.000 anni, come homo sapiens, abbiamo vissuto in stretta connessione con la Natura. Esplorando le implicazioni del concetto di "inconscio ecologico" promosso da Theodore Roszak – la consapevolezza del processo di evoluzione della vita sulla Terra – questa disciplina ci accompagna da una parte a ritrovare una antica identità profonda, e dall'altra ad aprirci a una nuova identità più ampia, quella di "cittadini terrestri", come definito dal sociologo Edgar Morin. In questa nuova identità, si aprono immensi orizzonti all'espressione delle potenzialità individuali nel contesto comunitario.