Nel 2025 ricorrono i cinquant’anni dalla Legge 405 del 1975, che ha riconosciuto ed istituito i Consultori Familiari (CF).
L’Ordine della Professione Psicologica del Lazio ha organizzato l’evento del 21 ottobre 2025 con un duplice obiettivo: celebrare insieme questo anniversario e stimolare un dialogo aperto tra le Professioni, le Istituzioni e la Cittadinanza, sull’attualità dei Consultori e sul Consultorio del futuro.
I CF sono servizi socio-sanitari di base, ancora oggi profondamente innovativi perché operano su un mandato chiaro, che orienta il loro lavoro in un’ottica salutogenica. Il Consultorio non è un poliambulatorio che offre prestazioni sanitarie, è un servizio dove lavora un’équipe multidisciplinare che integra l’area psicosociale e quella sanitaria e agisce seguendo i principi cardine dell’offerta attiva e dell’accoglienza. In questi cinquant’anni, i consultori hanno dovuto adattarsi a profondi cambiamenti sociali, culturali e politici, cercando di rimanere fedeli al loro mandato originario.
Il lavoro dell’équipe consultoriale è finalizzato alla promozione della salute, alla prevenzione e al sostegno di singoli, famiglie e gruppi, con l’obiettivo di favorire il benessere e l’empowerment.
Nel corso della giornata abbiamo ascoltato e interagito con relatrici e relatori di rilievo, che hanno delineato, in modo chiaro ed approfondito, la specificità dell’identità consultoriale.
La giornata è stata articolata secondo tre direttrici che si sono intrecciate fra loro:
- Storia e identità: il racconto della genesi storica, culturale e sociale che ha portato alla nascita dei consultori ed al loro riconoscimento normativo con la Legge 405; l’analisi dell’evoluzione normativa dal 1975 ad oggi e un approfondimento sull’identità e specificità del Consultorio Familiare.
- Presente e dati: presentazione dei risultati dell’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità sulla situazione attuale dei Consultori a livello nazionale e regionale.
- Esperienze e prospettive: testimonianze di chi lavora nei Consultori e di chi li vive come utente, voci dai territori e confronto con esperienze di altre Regioni. Un dialogo aperto su quali consultori vogliamo per il futuro