Il luogo delle origini

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Il luogo delle origini

Il Caso Clinico 2023 - A.I.Psi.

Relatori: Luigi Maccioni e Anna Castelnuovo

Lucia entra nella stanza e mi appare fiera del suo corpo: abiti colorati, aderenti ed una criniera di capelli castano scuro. Si muove con sicurezza mentre deposita giacca e borsa. Sembra padrona di se stessa e dell’ambiente che la circonda. E’ intorno ai cinquant’anni e ha deciso di avere un figlio avvalendosi della donazione sia di un ovocita che del seme. L’esperienza con questa paziente mi ha insegnato qualcosa sul nostro modo di lavorare: confrontarsi con queste nuove possibilità procreative interferisce nelle reazioni controtransferali del terapeuta perché vengono messe in discussione le consuete rappresentazioni che abbiamo della famiglia e della scena primaria. 
Inoltre i nuovi scenari rendono necessario “compiere il lutto” delle nostre teorie implicite, delle nostre “origini teoriche” e di ciò che riteniamo “normale”. Nel caso del ricorso alle nuove tecniche procreative, ma anche di fronte agli altri innumerevoli mutamenti frutto dei nostri tempi, bisogna che prima di tutto i terapeuti tengano in considerazione le implicazioni di tali nuovi assetti di vita per evitare che bambini nati con queste tecniche ed i loro genitori debbano confrontarsi con qualcosa di non rappresentato. E’ contattando queste nostre sensazioni interne e il dolore dei pazienti, accettando nuove possibilità, senza per questo sdoganare le nuove realtà in modo superficiale, ed in nome del politicamente corretto che ci possiamo avvicinare a ciò che è denegato e dargli un nome insieme ai pazienti.