Relatori: Vittoria La Costa e Elisa Mori
Nel racconto di questo caso clinico, il percorso di individuazione di una paziente presenta momenti in cui aspetti di realtà si alternano a fantasmi individuali e collettivi, sia in relazione alla sua storia personale sia rispetto agli eventi che hanno perturbato l’umanità nell’ultimo periodo.
Nel suo svilupparsi, questa storia mette a fuoco di volta in volta elementi che riguardano il confronto con i dati di realtà, il momento presente e lo stare con quello che c’è ma, al tempo stesso, evidenzia qualcosa di più grande, che va oltre il proprio essere, qualcosa che emerge simbolicamente attraverso i sogni e che parla di sé ma anche di un sentire più globale.
La relazione terapeutica diviene così una danza dove momenti terribili, drammatici, si alternano a momenti di maggiore apertura e leggerezza, di affermazione di sé nel mondo, dove entrambi possono contattare come si sta nell’essere figura ma anche nell’essere sfondo.