Quando lo psicologo si presenta con i suoi titoli scientifici e professionali, in qualunque contesto, è sottoposto alla disciplina del Codice Deontologico.
La cura personale della propria immagine professionale pubblica deve tenere conto dell’impatto, anche solo potenziale, sull’immagine sociale della professione. Questa accortezza assume una rilevanza tanto più significativa quando l'auto-presentazione è nel web, contesto per definizione accessibile a un numero indeterminato ma certamente molto ampio di fruitori.
Seguendo le raccomandazioni e le indicazioni contenute nel Vademecum sarà possibile ridurre il rischio di superare il limite della correttezza deontologica, con beneficio proprio, delle persone che utilizzano i servizi professionali, nonché dell’immagine sociale della professione.
Dopo una parte espositiva del contesto di riferimento, contenente richiami diretti alle normative vigenti in materia di informazione pubblica delle professioni sanitarie e al Codice Deontologico, il Vademecum si sofferma ad analizzare alcune delle criticità più comuni riscontrate in ambito deontologico, fornendo una breve rassegna di modelli tipici a cui fare riferimento per orientare le proprie scelte.
Attenzione! All'interno del Documento sono citati gli articoli del Codice Deontologico nella versione precedente al nuovo Codice Deontologico degli psicologi italiani, in vigore dal 1 dicembre 2023. Ciò non modifica la sostanza del Vademecum.