Il 13 luglio 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 87/2018, il cosiddetto Decreto Dignità, che ha abrogato il meccanismo dello split payment per le prestazioni di lavoro autonomo svolte dai professionisti nel regime ordinario nei riguardi della Pubblica Amministrazione.
In un’ottica squisitamente antielusiva, l’istituto dello split payment (o “scissione dei pagamenti”) prevede che l’IVA addebitata in fattura dal fornitore di beni debba essere versata direttamente all’Erario dall’Ente ricevente una prestazione, anziché allo stesso fornitore.
Dal 1° luglio 2017 tale meccanismo si è applicato anche alle prestazioni non sanitarie effettuate dagli psicologi liberi professionisti nel regime ordinario, che hanno dovuto scindere quindi il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta.
A partire dal 14 luglio 2018, data di entrata in vigore del Dl n. 87/2018, non è invece più prevista alcuna scissione dei pagamenti: gli psicologi liberi professionisti nel regime ordinario che dovranno fatturare una prestazione non sanitaria ad una Pubblica Amministrazione, a prescindere da quando la prestazione sia stata effettivamente svolta, tornano a incassare l’Iva esposta in fattura.