Identità e Varianza di Genere

In Campidoglio il Primo accordo trasversale per una Rete di Intervento Integrata

Roma, 4 dicembre 2024 – Un ampio patto con le istituzioni da una parte e psicologi, servizi socio-sanitari, privato sociale e società scientifiche dall’altra, per definire un sistema unico e condiviso di presa in carico degli adolescenti con varianza di genere, su cui formare in futuro psicologi, pediatri, neuropsichiatri infantili e operatori dei servizi specializzati.

È l’importante accordo – il primo di questo tipo – sottoscritto oggi fra Ordine degli Psicologi del Lazio, Procura e Tribunale per i Minorenni, Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali, Università di Roma Sapienza, Roma Capitale, Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini, Camera Minori e Famiglie, Istituto Metafora, SIP, SINPIA e FIMP.

Nell’adolescenza, fase già di per sé particolarmente vulnerabile, il percepirsi ed esprimersi in modo diverso
dalla maggioranza può produrre una sofferenza a livello psicologico. In presenza di una varianza di genere – la discrepanza tra l’identità di genere in cui ci si riconosce e quella assegnata alla nascita – questo disagio può però aggravarsi ulteriormente, causando difficoltà relazionali intrafamiliari, isolamento sociale e, purtroppo, in presenza di condotte persecutorie e stigmatizzanti, un aumento del rischio di suicidio. L’iniziativa di oggi, dunque, punta a istituire una rete di intervento integrata e a offrire un percorso formativo che, come ha spiegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri all’atto della firma, “sappia contrastare ogni stigma e ogni discriminazione, per garantire a tutti una piena cittadinanza e uguaglianza, contribuendo a costruire una società più inclusiva e attenta al benessere psicologico di tutti”.

Federico Conte, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, ha aggiunto: “Quando abbiamo pensato a questa progettualità immaginavamo di costruire una rete di istituzioni e professionisti avviando un tavolo tecnico per costruire delle azioni volte alla sensibilizzazione sul tema. Il risultato che otteniamo oggi è davvero importante, per la qualità e la quantità dei soggetti coinvolti. Il nostro prossimo obiettivo sarà quello di completare la stesura delle linee di indirizzo già pensate e di costruire un percorso di formazione interna e integrata con gli enti coinvolti, estendendolo ad altre realtà come il mondo della scuola e del Terzo Settore”.

Secondo Marilena Grassadonia, Coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale e referente del progetto per il Comune, “Con la firma del Sindaco Roberto Gualtieri, Roma Capitale conferma il proprio impegno a fianco della comunità LGBTQIA+ ed in particolare delle giovani persone che, insieme alle loro famiglie, affrontano un delicato percorso di affermazione di genere. Adolescenti che attraversano una fase delicata della propria vita, un percorso complesso di conoscenza della propria identità e di affermazione del proprio genere, a cui noi dobbiamo dare sostegno garantendo loro benessere anche attraverso una adeguata formazione di tutte le figure professionali che incontrano nella loro vita (insegnanti, educatori/trici, assistenti sociali, psicologi/ghe, ecc.)”.

Secondo Vera Cuzzocrea, consigliera dell’Ordine degli Psicologi del Lazio e referente del progetto per l’ente, “La firma di questo protocollo d’intesa testimonia l’esito e il punto di partenza di un impegno di rete che abbiamo fortemente voluto per contrastare pregiudizi e in generale i rischi di approcci superficiali e non adeguatamente competenti alle identità e varianze di genere. Tutto questo, con la consapevolezza della necessità di intervenire più efficacemente, insieme, per ascoltare e accogliere in modo più competente adolescenti e famiglie, in ogni ambito”.