Ieri è morto Renzo Carli. Psicoanalista, ricercatore, docente, scrittore, il suo nome ha accompagnato per oltre 40 anni la storia della psicologia in Italia, nelle cui direttrici di sviluppo ha sempre magistralmente colto e investigato i risvolti psicosociali, la stretta interdipendenza tra le relazioni e i contesti. All’interno dei luoghi che ha abitato, dalla Scuola di Specializzazione SPS in Psicoterapia psicoanalitica di cui è stato fondatore all’Università Sapienza di Roma dove ha lungamente insegnato, il suo pensiero ha dato vita a metodi di indagine originali e ormai diventati trama essenziale della ricerca teorica e dell’azione clinica in psicologia.
La costante curiosità per le trasformazioni della società ha animato la sua vasta produzione editoriale ed è stata l’asse portante della rivista di Psicologia Clinica che ha fondato nel 1982 con Mario Bertini e Renzo Canestrari e poi diretto.
Uomo e professionista generoso, arguto, erudito, geniale, lascia un grande vuoto all’interno della comunità professionale tutta.
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