Psicologo come Referente di Intervento nelle TAA

Il Ministero della salute ha chiarito che il ruolo di Referente di Intervento nelle Terapie Assistite con gli Animali può essere assunto anche dagli Psicologi

Le Linee Guida Nazionali approvate nel marzo 2015 dalla Conferenza Stato-Regioni rappresentano un importante punto di riferimento per la standardizzazione dei protocolli operativi nell’ambito degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), anche per ciò che concerne l’individuazione delle figure professionali chiamate a cooperare nell’équipe multidisciplinare per gestire la complessità della relazione uomo-animale.

Per quanto riguarda le Terapie Assistite con gli Animali (TAA), in particolare, le Linee Guida individuano nel medico specialista e nello psicologo-psicoterapeuta le due figure professionali che possono assumere il ruolo di Responsabile di Progetto, ovvero colui che coordina l’équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti”.

Le Linee Guida, tuttavia, non individuano altrettanto espressamente i titoli professionali del Referente di Intervento, che – si legge nel documento – “prende in carico la persona durante la seduta ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto”.

Negli ultimi tempi questo argomento era stato oggetto di discussione e preoccupazione sia tra gli psicologi che da tempo operano in questo settore, sia all’interno del Tavolo Tecnico di “Medici Esperti in IAA” del Ministero della Salute al quale l’Ordine partecipa rappresentato dalla dott.ssa Cinzia Correale. In quella sede si è riflettuto in sinergia con professionisti e istituzioni sull’esigenza di rispondere formalmente agli interrogativi pervenuti da parte dei professionisti che, da quest’anno, devono adeguarsi ai requisiti richiesti dalle Linee Guida.

Il Ministero della Salute ha così divulgato una nota esplicativa con cui chiarisce che lo Psicologo, oltre a poter ricoprire il ruolo di Responsabile di progetto, ha diritto ad assumere anche il ruolo di Referente di Intervento nelle TAA, pur non venendo espressamente citato nel Capitolo 4.

La nota esplicativa del Ministero chiarisce definitivamente, dunque, che psicologi e medici hanno le competenze professionali richieste per accedere al ruolo di Referente di Intervento nelle TAA, alla pari delle figure professionali dell’Area sanitaria di cui al D.I. 19/02/2009 o appartenenti alle professioni sanitarie (ex Legge 43/2006 e D.M. 29/03/2001) già incluse nel paragrafo b) del Capitolo 4 delle Linee Guida.

Un risultato, questo, reso possibile grazie a un lavoro sinergico tra istituzioni e professionisti operanti nell’ambito degli IAA in cui l’Ordine apporta il proprio significativo contributo in rappresentanza della categoria professionale.