La Regione Lazio ha approvato il Collegato alla Legge di Bilancio, introducendo tra le varie cose la sperimentazione per 18 mesi consecutivi della figura professionale dello psicologo presso il Punto Unico di Accesso (PUA) alle prestazioni sociali, sociosanitarie e sanitarie con continuità assistenziale nonché nell’ambito dei servizi di assistenza a soggetti in condizioni di disagio sociale e a rischio esclusione erogati dalle Aziende di Servizi alla Persona (ASP).
La norma, che stanzia sotto questa voce circa sei milioni di euro fino al 2025, integra la L.R. n. 11/2016 con l’articolo 12-bis, intitolato Assistenza Psicologica Sperimentale, andando a definire una serie di attività oggetto della sperimentazione.
Gli psicologi chiamati a intervenire nelle strutture ad accesso diretto svolgeranno in particolare attività finalizzate alla promozione del benessere psicologico, al contrasto del disagio psichico lieve, diagnosi, analisi della domanda e interventi brevi di primo livello. L’attività dello psicologo in tali strutture avverrà in stretta collaborazione con l’assistente sociale, con il medico di distretto del PUA e con le associazioni di volontariato che operano nell’area dell’intervento psicosociale.
La Legge fissa anche i requisiti che lo psicologo nelle strutture ad accesso diretto dovrà possedere, ovvero:
- laurea in psicologia;
- iscrizione alla sezione A dell’Albo degli Psicologi del Lazio
- assenza di rapporti di lavoro dipendente con le strutture del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale.
“L’introduzione in forma sperimentale della figura dello Psicologo presso i punti unici di accesso (PUA) e le Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP) è una nuova, importante innovazione nell’offerta dei servizi territoriali regionali. Un ulteriore e concreto passo in avanti nella realizzazione del modello di intervento biopsicosociale e nell'integrazione dei servizi sociosanitari, che mette sempre più al centro le esigenze psicologiche della persona”. Lo dichiara Federico Conte, Presidente degli Psicologi del Lazio, all’indomani dell’approvazione. “Le statistiche di questi mesi – prosegue il Presidente Conte - registrano una perdurante condizione di disagio nella popolazione, una “coda lunga” dell’emergenza pandemica da noi ampiamente prevista e testimoniata, del resto, dal costante incremento del ricorso a psicofarmaci. La presenza di una rete di professionisti psicologi operanti in equipe con medici e assistenti sociali, nelle strutture interessate da questa sperimentazione, rappresenterà una risorsa utile ad arginare questo fenomeno. Così come contribuirà a intercettare nella loro fase di esordio quell’ampio spettro di problematiche, non sempre visibili, che attraversano il nostro tessuto sociale. In merito al provvedimento, sento l’esigenza di ringraziare la consigliera regionale Sara Battisti, per aver fortemente voluto ed essere riuscita ad ottenere l’introduzione di tale figura, e l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, per la costante attenzione riservata al tema del benessere psicologico dei cittadini. Ci auguriamo che questo provvedimento apra la strada ad un nuovo importante traguardo, quello dell’introduzione della figura dello psicologo delle cure primarie in forma stabile e strutturata”.
Entro i prossimi 60 giorni la Regione Lazio dovrà attivare, con Delibera di Giunta Regionale, i protocolli sperimentali oggetto della norma. L’Ordine assicurerà opportuna diffusione alle novità che ci saranno attraverso i consueti canali di comunicazione.