Il Decreto-legge n.198/2022 (“Decreto Milleproroghe”), all’art.4 “Proroga di termini in materia di salute”, introduce un’importante novità in materia di Educazione Continua in Medicina (ECM).
La norma, in particolare, modifica l’articolo 5-bis della legge di conversione del Decreto Rilancio (la norma che aveva tempo addietro esteso a tutti i professionisti sanitari il cosiddetto Bonus Covid), stabilendo una nuova durata temporale del periodo in cui è cadenzato l’obbligo formativo dei professionisti, nello specifico il quadriennio 2020-2023 in sostituzione del triennio 2020-2022.
La nuova formulazione dell’articolo 5-bis Disposizioni in materia di formazione continua in medicina prevede ora che
- I crediti formativi del quadriennio 2020-2023, da acquisire, ai sensi dell’articolo 16-bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e dell’articolo 2, commi da 357 a 360, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, attraverso l’attività di formazione continua in medicina, si intendono già maturati in ragione di un terzo per tutti i professionisti sanitari di cui alla legge 11 gennaio 2018, n. 3, che hanno continuato a svolgere la propria attività professionale nel periodo dell’emergenza derivante dal COVID-19.
Al momento non si conoscono le effettive implicazioni della norma, che si presta a diverse possibili interpretazioni: non è chiaro ad esempio se l’aggiunta di un’annualità al periodo formativo concluso vedrà proporzionalmente crescere il fabbisogno formativo, così come non è chiaro per quali professionisti varranno i crediti acquisiti nel 2023.
Con una nota a firma congiunta, gli Ordini regionali di Veneto, Lazio, Campania, Sicilia, Marche, Abruzzo ed Emilia-Romagna hanno già richiesto al Ministero della Salute di fornire i chiarimenti necessari e di prorogare altresì di un anno il periodo di accreditamento dei corsi ECM aventi scadenza 31/12/2022. In riscontro alla nota, il Ministero ha per il momento chiarito che sarà compito della Commissione Nazionale per la Formazione Continua dare attuazione alle nuove misure, non appena la stessa si sarà insediata.
L’Ordine monitorerà costantemente l’evoluzione della questione e fornirà aggiornamenti sul tema attraverso i consueti canali di comunicazione. Non avendo al momento di ulteriori informazioni, l’Ordine invita i professionisti a non scrivere o richiedere telefonicamente aggiornamenti, in quanto al momento non disponibili.