Lo scorso 25 febbraio la VII Commissione consiliare permanente “Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare” ha avviato l’iter d’esame della proposta di legge n. 138 concernente: ”Norme per la sperimentazione dello psicologo delle cure primarie”, presentata dalla consigliera Sara Battisti.
Ieri, nell’ambito delle audizioni convocate con i soggetti interessati al provvedimento, la stessa Commissione ha ascoltato il punto di vista degli psicologi, rappresentati dal Presidente dell’Ordine del Lazio, Federico Conte. Nel corso del suo intervento, dopo avere sottolineato l’importanza dell’iniziativa legislativa, il presidente Conte si è soffermato sui due elementi qualificanti della proposta di legge. Innanzitutto, con riferimento ai disturbi psichici, la protezione preventiva garantita dall’introduzione della nuova figura. “Se volessimo immaginare un continuum che va dal disagio ai disturbi veri e propri – ha spiegato – lo psicologo delle cure primarie si inserisce in un intervento di primo livello che è sì valutativo, ma nel nostro ambito, è già in alcuni casi risolutivo, o comunque di instradamento e presa in carico”.
Altro aspetto di rilievo, il contesto multidisciplinare in cui la nuova figura andrebbe ad operare: ”Lo psicologo delle cure primarie è opportunamente messo in rete con le altre figure socio-sanitarie, per consentire una presa in carico globale della persona. In questo senso dobbiamo fare attenzione a non parcellizzare i problemi delle persone in psichici o somatici. Questa è la più grande sfida del nostro secolo, immaginare un approccio autenticamente integrato che prenda davvero in considerazione gli aspetti bio-psico-sociali”. Infine, Conte ha espresso una valutazione di carattere economico:” Laddove si fa riferimento ai sistemi di monitoraggio e valutazione – ha aggiunto Conte – suggerirei un emendamento specifico. Ci sono diversi studi che attestano la riduzione dei costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale, soprattutto per quanto riguarda i disturbi psicosomatici, nel momento in cui il disagio psichico viene intercettato e trattato subito dopo la comparsa dei primi sintomi. Su questo in Italia ci sono gli studi del Professor Solano, ma in generale c’è ampia letteratura internazionale. Credo sia un’opportunità per la Regione approfondire questo aspetto”.
L’auspicio dell’Ordine degli Psicologi di Lazio, a questo punto, è che il provvedimento proceda speditamente verso l’approvazione. Nel contesto attuale e futuro, infatti, il bisogno di professionisti psicologi è destinato ad aumentare: l’aumento della disoccupazione, la frammentazione delle famiglie e più in generale l’impoverimento complessivo, probabilmente determinerà una vera e propria “crisi identitaria collettiva”. E quando ad essere messa in discussione è l’identità delle persone – ha concluso Conte – il supporto psicologico non è più un lusso che si può permettere solo chi ha le risorse economiche per rivolgersi al privato, ma una vera e propria necessità”.