Il 22 giugno 2023 sono entrate in vigore le disposizioni attuative della riforma del diritto di famiglia, con importanti novità per i professionisti intenzionati ad operare in ambito giuridico forense.
Tra le varie novità introdotte, la Legge n. 206/2021 (cd. “Legge Cartabia”), nel suo articolo 1 comma 34, ha modificato l'art. 13 delle Disposizioni di attuazione del codice di procedura civile dedicata all'Albo di Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU), prevedendo nuove categorie che devono essere sempre comprese nel suddetto Albo: si tratta delle categorie della Neuropsichiatria infantile, della Psicologia dell'età evolutiva e della Psicologia giuridica o forense.
La Legge Cartabia, inoltre, modifica l’articolo 15 delle Disposizioni di attuazione del codice di procedura civile relativo all’iscrizione e permanenza nell’albo dei consulenti. In base alla nuova normativa, la speciale competenza tecnica richiesta ai consulenti ai fini dell’iscrizione all’Albo dei CTU nelle nuove materie sussiste qualora ricorrano, alternativamente o congiuntamente, i seguenti requisiti:
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comprovata esperienza professionale in materia di violenza domestica e nei confronti di minori;
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possesso di adeguati titoli di specializzazione o approfondimento post-universitari in psichiatria, psicoterapia, psicologia dell’età evolutiva o psicologia giuridica o forense, purché iscritti da almeno cinque anni nei rispettivi albi professionali;
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aver svolto per almeno cinque anni attività clinica con minori presso strutture pubbliche o private.
Di recente il Tribunale Civile di Roma ha reso noto di dover procedere all’attuazione delle nuove disposizioni normative.
I professionisti in possesso dei suddetti requisiti e interessati a presentare domanda di iscrizione nelle nuove categorie potranno farlo seguendo le indicazioni disponibili sul sito web del Tribunale Civile di Roma, al quale si rimanda per tutte le informazioni necessarie.
https://www.tribunale.roma.giustizia.it/comefare.aspx?id_ufficio_giudiziario=1598&cfp_id_scheda=2050