Lo scorso 19 dicembre 2024 la Giunta regionale del Lazio ha approvato la proposta delle Linee Guida Servizio TOBIA (Team Operativo per Bisogni Individuali Assistenziali) per l'organizzazione di percorsi assistenziali ospedalieri, ad elevata integrazione socio sanitaria, rivolti alle persone con disabilità complessa "non collaborante".
Istituito nel 2019 presso l’Ospedale S. Camillo Forlanini, il Servizio TOBIA si è rivelato un modello innovativo di assistenza sanitaria integrata e inclusiva, rivolto alle persone con disabilità intellettiva, relazionale o cognitiva, con l’obiettivo di garantire l'accesso a trattamenti diagnostici e terapeutici, anche in presenza di difficoltà comunicative e collaborative.
Con l’approvazione della proposta di Linee Guida, la Giunta regionale riconosce il valore di un approccio multidisciplinare, nel quale la figura dello psicologo riveste un ruolo centrale nell’attuazione del servizio. Il Servizio TOBIA, infatti, si distingue per la sua capacità di offrire un’assistenza sanitaria globale, attraverso un team composto da psicologi, medici, infermieri, assistenti sociali e altri specialisti, che collaborano in sinergia per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità.
Come previsto dalla normativa, l’iter proseguirà con l’esame della Linee Guida nella Commissione consiliare permanente competente in materia.
Soddisfazione da parte di Federico Conte, Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, che - nel ringraziare l’Assessore all'Inclusione sociale e Servizi alla persona Massimiliano Maselli, commenta così l‘approvazione del testo.
“L’equità nell’accesso alle cure è uno dei principali indicatori di efficacia di qualunque sistema di welfare. Il Servizio Tobia nasce con lo scopo di rendere effettivo questo principio, anzitutto per i soggetti più bisognosi di tutela, quelli con disabilità complesse, offrendo loro percorsi di cura personalizzati e accessibili, accanto a una visione avanzata e inclusiva dell’idea di salute, intesa come punto di incontro di aspetti fisici, psicologici e relazionali. La presenza degli psicologi all’interno di team multidisciplinari e nel nucleo di riferimento per la gestione dei percorsi assistenziali, il rafforzamento del welfare psicologico territoriale, l’attenzione rivolta alla dimensione di vita del paziente e ai caregiver, il forte accento sulla questione della prevenzione, rappresentano priorità strategiche che l’Ordine degli Psicologi del Lazio ha sempre evidenziato nella sua interlocuzione istituzionale e che oggi, con questa delibera, sono tradotte in chiare direttrici di intervento dell’amministrazione. Per questo, e per aver accolto in fase di stesura delle linee guida le richieste dell’Ordine, sento il bisogno di ringraziare l’Assessore Maselli, proponente di questo testo, augurandomi che quanto fatto rappresenti un modello anche per gli interventi del prossimo futuro.”