Con l’approvazione definitiva del decreto correttivo-bis del 4 giugno 2025 da parte del Governo, è stato reso permanente il divieto di emissione della fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rivolte ai consumatori finali. Una misura attesa da tempo, che pone fine a un regime prorogato annualmente sin dall’introduzione della e-fattura.
L’ultima proroga, introdotta con un emendamento al Decreto Milleproroghe n. 202/2024 e convertita nella Legge n. 15/2025, aveva esteso il divieto fino al 31 dicembre 2025.
La nuova normativa rende adesso questa esclusione definitiva. Come illustrato nella Relazione tecnica al decreto, l’obiettivo è quello di evitare gli investimenti richiesti per adeguarsi al Provvedimento emanato dal Garante per la protezione dei dati personali in data 20 dicembre 2018.
Per Psicologhe e Psicologi di fatto non cambia nulla, in quanto continueranno a emettere fatture cartacee per le prestazioni sanitarie erogate ai pazienti privati. I dati di tali spese sanitarie continueranno a essere trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria (TS), proprio come già avviene.
La novità più significativa riguarda la stabilità del quadro normativo: non sarà più necessario attendere, di anno in anno, l’inserimento della proroga nel Milleproroghe. Le attuali modalità operative diventano ufficiali e definitive, offrendo maggiore chiarezza a tutti i professionisti.
Resta invece obbligatoria l’emissione della fattura elettronica nei seguenti casi:
- prestazioni a soggetti con partita IVA (B2B), evitando di includere dati sensibili, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 307/2019;
- prestazioni a favore della Pubblica Amministrazione (cosiddetta Fattura PA);
- prestazioni non sanitarie rivolte ai consumatori, non soggette all’invio al Sistema Tessera Sanitaria, come docenze, consulenze tecniche o partecipazioni a convegni.