"Siamo di fronte all’ennesimo gesto che compromette la sicurezza e la serenità di chi lavora al servizio del benessere della collettività. Nell’esprimere la più profonda solidarietà al nostro collega, ribadiamo la necessità di adottare nuove e più stringenti misure a tutela del personale sanitario del nostro Paese". Lo ha dichiarato il presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, Federico Conte, all’indomani dell’ultima intimidazione subita da un operatore sanitario, un dirigente psicologo della Asl Roma 3 oggetto di minacce di morte.
“Come ci mostrano le cronache, il fenomeno ha assunto caratteri emergenziali. Sono necessarie nuove misure di risposta e, nella nostra visione, queste vanno collocate innanzitutto nel campo della prevenzione. Riteniamo, ad esempio, che si potrebbe dotare l'Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie, istituito nel 2020, di una rete di presidi locali inseriti all’interno delle singole aziende sanitarie. Queste strutture dovrebbero assumere diverse finalità: fornire una mappatura accurata dei casi di episodi violenti per approfondirne le dinamiche e meglio individuare le aree di intervento; supportare il personale interno nella gestione di problematiche delicate come il conflitto, il burnout, e la consapevolezza del rischio; agire, infine, come incubatori di relazioni, promuovendo modalità diverse di confronto e dialogo tra operatori sanitari, pazienti e famiglie”.
"Ci impegneremo affinché questa proposta venga portata all'attenzione delle istituzioni competenti – ha concluso Conte – con la convinzione che solo un'azione concertata tra professioni sanitarie e Governo potrà arginare un fenomeno così grave e radicato. La tutela di chi si prende cura della salute pubblica non è solo una necessità, ma un dovere collettivo che richiede interventi decisi e tempestivi."