Luoghi della mente

Dalla Nouvelle Vague a Black Mirror, dalla periferia al centro: come si sono trasformati i nostri spazi di socializzazione?

Che bello sarebbe un film fatto solo di case (Nanni Moretti, "Caro diario", 1993) 

Un giovane ragazzo, Antoine Doinel, durante una partita di calcio nel centro di correzione dove è stato rinchiuso, si muove lateralmente e passa sotto la rete e scappa verso la campagna, un uomo lo insegue ma senza successo. Lo osserviamo correre nella campagna vicino alla Manica fino a quando arriva al mare, una grande panoramica sull’orizzonte, l’infinito e un fermo immagine con il primo piano del ragazzo che chiude il film “I 400 colpi” di François Truffaut.

Stacco. Una voce fuori campo ci racconta che un americano aveva percorso il Louvre in 9 minuti e 45 secondi, tre giovani hanno deciso di fare di meglio! Questa è una delle scene più belle del film “Bande à part" di Jean-Luc Godard. Odile con i suoi due amici e amanti corre libera tra le opere d’arte più belle a famose al mondo.

Stacco. Interno, bagno. Una ragazza fa le prove di sorriso di fronte allo specchio mentre il numero 4.2 compare accanto come in un display, è il suo punteggio di gradimento sociale; in salotto suo fratello è immerso in un gioco di realtà virtuale. Questa è una delle più belle e interessanti puntate di Black Mirror, la serie tv che ci ha raccontato l'inarrestabile sviluppo della tecnologia e il suo impatto sulla società moderna e sul prossimo futuro.

Altro stacco, panoramica sui palazzoni di Tor bella Monica, sui muri del quartiere alcuni writer hanno creato un personaggio, si chiama Hiroshi, il nuovo eroe del quartiere: un uomo incappucciato che tiene in mano la cassa di un bancomat. È il protagonista di uno straordinario film dal titolo: “Lo chiamavano Jeeg Robot”.

Ultimo stacco, urlo, sulla base di “A far l'amore comincia tu” di Raffaella Carrà remixata da Bob Sinclar, in una bellissima terrazza romana, inizia la festa per il 65esimo compleanno di Jep Gambardella. Così ne “La grande bellezza” Sorrentino ci racconta la vita dell’alta borghesia romana dei nostri giorni.

I luoghi fisici hanno un impatto fondamentale sulla nostra mentre, ma potremmo affermare anche il contrario. In questo evento vi racconteremo, anche attraverso sequenze cinematografiche, come si sono evoluti gli spazi di socializzazione a seguito dell’impatto della tecnologia, ma non solo, cercheremo di raccontarvi se questa evoluzione ha seguito lo stesso itinerario nelle periferie urbane (da qualcuno definiti “non luoghi”) e nei centri più esclusivi delle città.

 

Protagonisti

  • Sergio Stagnitta

    Psicologo Psicoterapeuta. Da oltre 20 svolge la libera professione. Fondatore del sito Cinema e Psicologia (www.cinemaepsicologia.it), nato per condividere esperienze personali e professionali sull'uso formativo e terapeutico del cinema. Dal 2006 svolge dei "laboratori esperienziali di gruppo e cinema". Autore di un blog nel sito Espresso/Repubblica Blog.

  • Giorgio Scianca

    Architetto, ideatore e redattore della testata giornalistica Archiworld (premio Bruno Zevi INARCH-ANCE per la diffusione della cultura architettonica nel 2011). Nel 2010 ha collaborato con il Centro sperimentale di cinematografia. Direttore scientifico del premio internazionale Dedalo Minosse Cinema.

Informazioni

  • Destinatari dell'evento: tutti.

Prenotazione

Acquario Romano Piazza Manfredo Fanti, 47, 00185 Roma RM

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