Relatori: Maria Grazia Fusacchia e Anna Testa
Si tratta del lavoro clinico con un’adolescente di 16 anni che, nel corso della pandemia, ha smesso di andare a scuola, ed ha cercato rifugio in un mondo virtuale appiattito e limitato, riflesso del senso di smarrimento e di desolazione del suo mondo interno e relazionale. I tentativi di ritrovare contatto con se stessa sono mediati da attività autolesive, altrimenti ricorre a manovre imitative che sembrano la via d’uscita dal senso di angoscia derivante dalla rinuncia ad investire se stessa.