FRANCESCO CIOPPA
Psicologo iscritto nella sezione A dell'Albo dal 18/12/2023 con il n. 29371
- Luogo di nascita
- ROMA
- Telefono *
- 3277325060
Psicologo Clinico iscritto all'Albo dell'Odine degli Psicologi del Lazio Training in Psicoterapia Psicoanalitica presso la Società di Psicoanalisi Interpersonale e Gruppoanalisi *
Mi sono laureato in Psicologia Clinica presso Università degli Studi di Roma "La Sapienza" con il massimo dei voti e ho svolto tirocinio presso la Società di Psicoanalisi Interpersonale e Gruppoanalisi. Conseguendo l'abilitazione alla pratica professionale tramite superamento dell'esame di stato, mi sono iscritto all'albo dell'Ordine degli Psicologi del Lazio (N. 29371). Successivamente ho vinto il concorso per la borsa di studio presso la Società di Psicoanalisi Interpersonale e Gruppoanalisi e ho proceduto al training psicoanalitico. In seguito, ho avviato una collaborazione con i Servizi Sociali, nei servizi di tutela dei minori nel comune di Roma, lavorando con bambini, adolescenti e genitori in condizioni di grave disagio sociale e ambientale.
Credo fermamente che il rispetto del paziente non sia solo un principio etico, ma un principio di metodo. L'etimo latino "Respectare" significa, infatti, "saper stare di fronte" e saper stare di fronte alla psiche vuol dire riconoscerle il suo spazio e il suo tempo.Pratico la Psicoanalisi Interpersonale, il cui scopo terapeutico è quello di riappropiarsi delle parte più autentiche di noi stessi, dimenticate sotto le difese della nostra persona, costruite necessariamente per sopravvivere psichicamente all'ambiente.
Il mio è un approccio psicoanalitico classico nelle fondamenta, ma decisamente moderno per il ruolo del paziente: egli non è oggetto di un trattamento, ma è soggetto del proprio cambiamento, autore della propria storia, se dispone delle condizioni psicologiche per poterlo essere. Il ruolo che si addice all'analista, infatti, non è tanto quello di "curatore", bensì quello di guida esperta. Come diceva Karen Horney: l'analista è come una guida di montagna, ma la montagna da scalare è del paziente. Con questa prospettiva, il processo analitico fornisce l'occasione di uno spazio e un tempo nuovi, liberi, per il paziente, in cui potersi ritrovare, crescere e prendere la propria strada. *
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