Scopo di questo seminario è evidenziare il rischio di stalking al quale vanno incontro gli psicologi nel compimento di attività professionali diverse, dalla psicologia giuridica, alla consulenza, alla mediazione, in situazioni conflittuali o nell’ambito della terapia verso pazienti con disturbo di personalità.
Sono diverse le ricerche condotte in varie parti del mondo per valutare ed analizzare la frequenza del fenomeno, laddove i rischi (ansia, burn out, esiti di aggressioni fisiche) spesso vengono sorvolati; in Italia, in particolare, le informazioni a riguardo scarseggiano e manca la formazione sulle migliori pratiche da mettere in atto allorchè si sia vittima di stalking.
Un’importante indagine è stata condotta da Ronan, Mcivor, Potter, Davies, 2008, “Stalking Behaviour By Patients Towards Psychiatrist in a Large Mental Health Organization”, ma il focus dell’indagine ha riguardato i medici, e non gli psicologi; anche altre ricerche sono state svolte prevalentemente presso psichiatri. Telefonate, mail, sms continui, sono comportamenti che molti di noi hanno sperimentato. Rilevante è l’impatto delle molestie, che possono causare, oltre all’ovvio stress, anche mutamento delle abitudini quotidiane, luogo di lavoro, e aumento dei dispositivi di auto tutela e di sicurezza. Viene presentata una ricerca italiana pilota, progettata presso la cattedra di Psicoterapia dell’università LUMSA nel 2013, con titolare la sottoscritta, i cui risultati sono in corso di pubblicazione.