La Psicologia Investigativa (Parte 2)

Nuovi scenari della psicologia giuridica

La Psicologia Investigativa è uno dei campi di interesse e applicazione della Psicologia Giuridica che presenta ancora diverse potenzialità di sviluppo, ponendosi come obiettivo generale quello di fornire un contributo alle indagini giudiziarie attraverso l’applicazione di teorie e metodi elaborati in sede scientifica. Campo di interesse privilegiato è tradizionalmente quello dei crimini violenti, rispetto al quale è necessario ricostruire un possibile profilo dell’autore di reato.  

La Psicologia Investigativa aspira a dare un contributo scientificamente maturo, con le analisi metodologicamente più sofisticate e attente ad una ricostruzione di tipo processuale. In senso stretto, essa è volta ad individuare e a ricostruire nel delitto le tracce tipicamente psicologiche e cognitive del suo autore, offrendo metodi e strumenti collaudati in sede scientifica e utilizzabili a tale scopo.

La Psicologia, pertanto, si pone a buon diritto come una chiave di lettura applicabile allo studio del crimine in quanto esso può essere letto come una transazione interpersonale, durante la quale i criminali producono azioni significative in un contesto sociale e ricevono da questo importanti risposte retroattive e regolative della propria azione.
Come ben suggerisce David Canter, infatti, i nostri schemi di interazione psicologica sono profondamente radicati nella nostra struttura di personalità e le dinamiche sottostante l’azione criminale possono risultare fondamentalmente analoghe a quelle che orientano il comportamento della persona in altre, più “normali”, circostanze.
Il crimine può, quindi, essere visto e definito come un insieme di comportamenti dotati di significato mediante i quali, partendo da tutti gli elementi parziali disponibili, si arriva a ricostruire la processualità di un percorso di azione, delle interazioni tra i soggetti che vi hanno partecipato e di alcune caratteristiche idiosincratiche degli autori.

In questa dimensione di maggior complessità di analisi del crimine, trova uno spazio di importante affiancamento l’analisi vittimologica intesa come studio delle caratteristiche della vittima e dei processi interattivi che la possono collegare all’autore di reato e finalizzata all’identificazione di quest’ultimo.

Il Seminario intende proporre contributi aggiornati e scientificamente ancorati, sia rispetto alla profilazione dell’autore di reato secondo il contributo più recente di Canter (Canter D., Youngs D., 2022, "Psicologia Investigativa. Profilazione degli autori di reato e analisi dell’azione criminale", edizione italiana a cura di Giorgio Stefano Manzi e Laura Seragusa, Giovanni Fioriti Editore, Roma) sia rispetto all’autopsia psicologica della vittima (Volpini, 2022, "Il prisma. Storie di omicidio e dintorni", La Bussola Edizioni, Genzano di Roma).

 

Di seguito il dettaglio degli interventi:

  • IntroduzioneDr.ssa Melania Scali
  • Profilazione degli autori di reato e analisi dell’azione criminale Colonnello Giorgio Stefano Manzi
  • L’autopsia Psicologica della vittimaDr.ssa Prof.ssa Laura Volpini
  • Le indagini difensive nei casi di crimini violenti. Il contributo della psicologia investigativa Avv. Prof. Natale Fusaro
  • Conclusioni Dr.ssa Melania Scali