La pratica sportiva, anche non agonistica, è molto importante per le persone con malattie e disabilità importanti, come ad esempio epilessia, sclerosi multipla, con problemi all’apparato cardiaco e circolatorio, oppure per le persone non vedenti o con difficoltà di deambulazione.
Il webinar ha avuto lo scopo di evidenziare come le difficoltà fisiche non siano un ostacolo per la pratica sportiva ma, al contrario, quest’ultima aiuti sia fisicamente che psicologicamente la persona ad adattarsi.
L’attività fisica e sportiva, con l’aiuto dello psicologo dello sport, permette alla persona con difficoltà di focalizzarsi sul momento presente, sulla propria condizione attuale, aiutandola ad individuare nuove strade e direzioni per il raggiungimento di mete e obiettivi. Per far ciò, la persona accede sia a risorse individuali che di rete (famiglia, amici, professionisti) in grado di supportare, sostenere e infondere fiducia.
E’ importante sottolineare, anche attraverso basi scientifiche, come in molti casi lo sport aiuti “il malato/disabile” a riacquistare alcune autonomie motorie e, a livello psichico, aiuti l’individuo nell’empowerment della propria autostima, favorendo il proprio ri-collocamento con una nuova visione di se stessi nella totalità del proprio corpo.
L’attività fisica favorisce anche l’accettazione della propria condizione: è infatti dimostrato che le persone che praticano sport, a seguito di una maggior ossigenazione del sangue, hanno meno tendenze a pensieri negativi e alla depressione.
Infine il webinar ha avuto l’obiettivo di aiutare i colleghi psicologi e psicoterapeuti a sostenere i disabili nelle attività sportive ed incentivarli in esse.