Il Disturbo dello Spettro Autistico è un disordine evolutivo caratterizzato da deficit nel funzionamento sociale, comunicativo e motorio (APA, 1994). La triade sintomatologica associata comprende: compromissioni nelle interazioni sociali, nella comunicazione, interessi limitati e attività ristrette e stereotipate. Il numero dei bambini diagnosticati ASD è aumentato notevolmente nell’ultimo decennio. Anche se le cause del Disturbo non sono ancora ben note, sembrano coinvolti diversi fattori, da quelli genetici a quelli ambientali. Un crescente numero di approcci terapeutici considera la necessità di intervenire in età precoce e in modo incisivo per garantire una prognosi più positiva a lungo termine. Sebbene diverse metodologie di trattamento si siano mostrate efficaci, la Riabilitazione Equestre rappresenta una possibilità innovativa per migliorare la salute e il benessere di bambini affetti da Disturbo dello Spettro Autistico.
La triangolazione della relazione terapeuta-paziente, mediante il cavallo, si propone come possibile fattore di cura, grazie al contatto corporeo che permette al paziente di acquisire maggiore controllo e fiducia in se stesso.
Durante il webinar è stato presentato brevemente il progetto “Fierobecco”, che è stato realizzato anche con il contributo di istituzioni scientifiche, dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile di alcune ASL ed è stato svolto presso i Centri di Riabilitazione Equestre FISE, che hanno garantito personale con idonea formazione, sia sul piano tecnico equestre che su quello riabilitativo.
La ricerca si è proposta di sperimentare su un gruppo di bambini diagnosticati ASD gli effetti di 25 sessioni strutturate di Riabilitazione Equestre rispetto ad un gruppo di controllo, nelle dimensioni:
- Livello di partecipazione e relazione
- Abilità motorie
- Funzioni esecutive
Un altro obiettivo importante del progetto è stato verificare l’esistenza di differenze significative tra i diversi Centri coinvolti nell’intervento di R.E. nell’aderenza al protocollo di ricerca.
I risultati hanno dimostrato un incremento del livello di socializzazione e comunicazione, delle abilità quotidiane e di quelle motorie nel gruppo sperimentale a seguito del trattamento.
È stato interessante notare anche la riduzione del tempo di latenza nell’esecuzione della Torre di Londra, per i bambini coinvolti nelle attività di R.E. Infatti è possibile ipotizzare un trasferimento delle migliori capacità di pianificazione, acquisite in maneggio, anche nello svolgimento di altri compiti.