Questo libro vuole essere un testo pratico da poter leggere in modo scorrevole. Allo stesso tempo si tratta di un libro rigoroso, basato su concetti noti e conosciuti a livello internazionale, che qui trovano uno schema espositivo corretto e preciso. Seguendo un doppio binario, il testo “parla” parallelamente al paziente e al terapeuta.
Dal punto di vista del paziente è nota la difficoltà che oggi si incontra nel districarsi tra mille proposte “terapeutiche”, da cui consegue una parallela difficoltà nel giungere alla fatidica “scelta” del terapeuta. Ecco quindi un testo indirizzato alla persona che: (1) sta pensando di iniziare una psicoterapia; (2) ha iniziato una psicoterapia e ha qualche perplessità o dubbio; (3) sta terminando, oppure ha terminato, il percorso di terapia e qualcosa non è andato secondo le aspettative; (4) ha già seguito uno o più percorsi di terapia ma sente di non aver risolto dei nuclei problematici di rilievo; (5) ha terminato il proprio percorso di terapia ma vuole proseguire a conoscere se stessa.
Più in generale il libro è utile sia ai tanti pazienti soddisfatti per l’esperienza terapeutica vissuta, o incuriositi all’idea di viverne una, sia ai meno numerosi pazienti insoddisfatti o fortemente diffidenti, scettici e “ostili” all’idea di affidarsi a uno psicoterapeuta.
Ma il libro si rivolge anche al terapeuta. Infatti esso può essere utile ai laureati in psicologia in cerca di un terapeuta, ai terapeuti giovani che sono nella prima fase di vita di lavoro, ma anche agli esperti professionisti, perché riflettere sul “mestiere” di psicoterapeuta non è cosa di poco conto e può produrre sempre nuove scoperte o riflessioni. Più si diventa esperti e più ci si convince in modo autoreferenziale che ciò che si fa sia giusto e corretto… Quindi un sano confronto con l’esterno è sempre un’ottima idea, soprattutto se fa scattare qualche riflessione autocritica utilizzabile per il futuro.
Cosa “non è” e non vuole essere questo testo? Innanzitutto non è un libro che può in alcun modo sostituirsi al consiglio esperto, al parere del professionista dell’area “psy”, sia esso psicologo o psichiatra. Quindi non è un libro di “buoni consigli”, né può essere usato in maniera semplice e lineare come una “guida” orientata al “cosa fare”. Infine non è un libro di “autoterapia”.