La fattura sanitaria a persona fisica

Come emettere il documento fiscale. Esempi per lo psicologo nel regime ordinario e per lo psicologo nel regime forfettario

La fattura sanitaria a persona fisica è uno dei casi più diffusi di fatturazione del compenso. Riguarda ad esempio tutti i professionisti che erogano una prestazione sanitaria, come ad esempio un sostegno psicologico o una psicoterapia, nei riguardi di un paziente presso il proprio studio.

La fattura emessa assume caratteristiche differenti a seconda del regime fiscale adottato. Vediamo come.


Fattura di uno psicologo nel regime forfettario

La fattura emessa dallo psicologo che applica il regime forfettario deve avere le seguenti caratteristiche (la fattura va emessa in duplice copia):

  • deve essere datata e numerata in ordine progressivo;
  • deve riportare i dati identificativi dello psicologo: cognome e nome, residenza e domicilio (quello denunciato all'Ufficio IVA), Partita IVA (obbligatoria) e codice fiscale;
  • deve riportare i dati identificativi del cliente/paziente: cognome e nome, residenza, codice fiscale;
  • deve indicare la natura delle prestazioni formanti oggetto dell'operazione;
  • deve indicare l’ammontare e gli altri dati necessari per la determinazione della base imponibile;
  • deve indicare il riferimento dell’IVAOperazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 così come modificato dalla Legge numero 208/2015”;
  • deve riportare il contributo ENPAP, pari al 2% dell’ammontare della prestazione;
  • se la fattura è di importo superiore a € 77,47 è necessario apporre la marca da bollo da 2 Euro. È importante ricordare che la marca da bollo non deve avere una data successiva a quella di emissione della fattura ed il numero identificativo di essa, deve essere riportato in fattura.
  • Deve riportare la modalità di pagamento. E’ importante ricordare che dal 1 gennaio 2020, tutte le spese sanitarie detraibili ai sensi dell’art. 15 del TUIR (tutte le detrazioni fiscali al 19%) possono essere detratte solo con pagamenti tracciabili (carta di debito o credito, bancomat, versamento con bonifico bancario o postale). Se il paziente intende saldare la parcella con denaro contante, lo psicologo è obbligato ad informarlo della suddetta norma impositiva, e della relativa impossibilità di detrazione della spesa sostenuta.
  • Lo psicologo a partire dal 2016 ha l’obbligo d’inviare i dati delle fatture emesse per prestazioni sanitarie nei confronti dei pazienti privati al Sistema Tessera Sanitaria, al fine di permettere agli stessi di ritrovarle nella propria dichiarazione dei redditi tra le spese mediche detraibili. In caso di opposizione da parte del paziente è necessario riportare in fattura la seguente dicitura “Opposizione alla trasmissione al Sistema TS del codice fiscale del paziente ai sensi dell’art. 3 D.M. 31/07/2015 e ss. modifiche”.

Per un facsimile del documento è possibile far riferimento all'Allegato 1 disponibile in fondo a questa pagina.


Fattura di uno psicologo nel regime ordinario

La fattura emessa dallo psicologo che applica il regime ordinario deve avere le seguenti caratteristiche (la fattura va emessa in duplice copia).

  • deve essere datata e numerata in ordine progressivo;
  • deve riportare i dati identificativi dello psicologo: cognome e nome, residenza e domicilio (quello denunciato all'Ufficio IVA), Partita IVA (obbligatoria) e codice fiscale;
  • deve riportare i dati identificativi del cliente/paziente: cognome e nome, residenza, codice fiscale;
  • deve indicare la natura delle prestazioni formanti oggetto dell'operazione;
  • deve indicare l’ammontare e gli altri dati necessari per la determinazione della base imponibile;
  • deve riportare il contributo ENPAP, pari al 2% dell’ammontare della prestazione.
  • se la fattura è di importo superiore a € 77,47 è necessario apporre la marca da bollo da 2 Euro. È importante ricordare che la marca da bollo non deve avere una data successiva a quella di emissione della fattura ed il numero identificativo di essa, deve essere riportato in fattura.
  • Deve riportare la modalità di pagamento. E’ importante ricordare che dal 1 gennaio 2020, tutte le spese sanitarie detraibili ai sensi dell’art. 15 del TUIR (tutte le detrazioni fiscali al 19%) possono essere detratte solo con pagamenti tracciabili (carta di debito o credito, bancomat, versamento con bonifico bancario o postale). Se il paziente intende saldare la parcella con denaro contante, lo psicologo è obbligato ad informarlo della suddetta norma impositiva, e della relativa impossibilità di detrazione della spesa sostenuta.
  • Lo psicologo a partire dal 2016 ha l’obbligo d’inviare i dati delle fatture emesse per prestazioni sanitarie nei confronti dei pazienti privati al Sistema Tessera Sanitaria, al fine di permettere agli stessi di ritrovarle nella propria dichiarazione dei redditi tra le spese mediche detraibili.
  • deve indicare il riferimento dell’IVAEsente IVA ai sensi dell'art. 10 n. 18 del D.P.R. 633/72

Per un facsimile del documento è possibile far riferimento all'Allegato 2 disponibile in fondo a questa pagina.


Si ricorda che gli operatori sanitari, e quindi anche gli psicologi, non possono emettere fatture in formato elettronico relative a prestazioni sanitarie eseguite nei confronti di persone fisiche in virtù del veto posto dal Garante della privacy che ha evidenziato criticità circa il trattamento dei dati sensibili riportati in fattura elettronica (codice fiscale del paziente e/o descrizione della prestazione ricevuta).