Quando ho fatto l’Esame di Stato io, le prove erano tre. C’era la prima prova scritta che era più o meno una ricapitolazione di Psicologia Generale (ricordo le giornate trascorse sul libro con la copertina blu di Legrenzi, “il” Legrenzi!), poi c’era la seconda prova scritta in cui bisognava costruire un progetto e, alla fine, l’orale, che riguardava soprattutto l’esperienza di tirocinio. Esperienza che, nel mio caso, era stata fortunata: dopo una lunghissima peregrinazione tra strutture già sature di aspiranti psicologi e altre che ancora non sapevano bene come destinare una risorsa informe come il tirocinante, ero riuscita a trovare una struttura che si occupava soprattutto di alcolismo e altre dipendenze, di cui andavo fiera nelle discussioni con i colleghi, i cui racconti potevano essere a volte esilaranti, a volte un po’ deprimenti. Quando invece mi sono ritrovata a lavorare per l’Ordine in occasione della prima tempesta ECM (già solo il nome, Educazione Continua in Medicina, era scottante!), ricordo soprattutto - a parte il pionierismo organizzativo - che il momento del questionario finale aveva solennità e nervosismo pari a quelli di un concorso pubblico che mettesse a disposizione 1 posto per 1000 partecipanti.
E, no, in fin dei conti non è passato così tanto tempo, nonostante il color seppia della rievocazione. Perché per la nostra professione, che è ancora una professione giovane dal punto di vista formale/strutturale, i passi di avanzamento sono stati tanti e molto veloci, e hanno connotato scenari in continua evoluzione. Uno fra tutti, l’organizzazione di quello che un tempo era Esame di Stato e ora Prova Pratica Valutativa, che con la nuova riforma prevede un assetto per cui l’Esame è quasi contestuale alla Laurea, la prova è solo una e il tirocinio è svolto interamente durante l’iter universitario.
L’identità della professione, la necessità di confrontarsi con la sua immagine collettiva e di mettersi sempre più a fuoco nei contesti sociali, il continuo dialogo tra la domanda e l’offerta di psicologia - dei molti volti e dei molti potenziali della psicologia - sono da sempre sfide grandi e importanti.
Per questo motivo la Commissione Università e Formazione dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, coordinata da Paola Medde e con il contributo di quattro componenti della realtà universitaria, ha un compito prospettico decisivo: si tratta di leggere le traiettorie di sviluppo della professione in una società i cui processi di crescita e cambiamento stanno subendo una grande accelerazione e complessificazione, e di armonizzare coerentemente il mondo della formazione e il mondo del lavoro, supportando l’Università a rispondere alle nuove disposizioni legislative facendo crescere la qualità dell’offerta formativa, aiutando le strutture convenzionate per i tirocini a rendere questa esperienza sempre più abilitante, implementando una formazione ECM che sia strumento accessibile ed effettivo per accrescere conoscenze e competenze professionali.
Lo storico, saggista e divulgatore Alessandro Barbero, in occasione del diploma honoris causa ricevuto dalla scuola di archivistica, paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze, ha fatto una dichiarazione rivolta ai giovani studenti che devono scegliere il percorso di studi universitari: sostanzialmente, li ha invitati a seguire le proprie passioni e non di focalizzarsi sui possibili sbocchi lavorativi conseguenti alla scelta. Si può dire e non si sbaglia: il mondo del lavoro è diventato talmente frammentato e “liquido” che non ci sono garanzie di coerenza, e questo rende ancora più importante avere la possibilità di accedere a un’offerta formativa che sia ricca e sfaccettata ma che allo stesso tempo contribuisca a formare un’identità professionale responsabile.
Sappiamo - per quanto riguarda la nostra professione - che c’è un bisogno generale di psicologia molto grande nella società ma che alcune forme di traduzione e comprensione di questo bisogno devono essere ancora costruite. Ci sono incontri tra offerta e richiesta che hanno a che fare con assetti culturali e visioni; altri che hanno a che fare con investimento e mercato. E, sul piano del mercato, basta aprire internet per confrontarci con la vastità e l'eterogeneità dell'offerta di psicologia (anche quella che psicologia non è e su cui bisogna vigilare), sia sul piano della formazione che su quello lavorativo.
Non siamo in una giungla, ma avere delle buone guide non guasta.
La Commissione Università e Formazione in questo complesso crocevia lavora per garantire:
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continuità tra mondo universitario e mondo professionale. Lo sguardo ordinistico, portatore di conoscenze del mondo del lavoro, monitora, indirizza, svolge funzioni consultive di parere per i piani formativi dei corsi di laurea (con le nuove disposizioni legislative, abilitanti) affinché riescano a soddisfare bisogni formativi in linea con le richieste del mercato lavorativo e con l'evoluzione del ruolo della professione dello psicologo.
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qualità dei tirocini abilitanti. La Commissione fornisce delle linee di indirizzo di scelta degli enti in convenzione, orienta e sostiene la figura del tutor di tirocinio – oggi più che mai figura cardine nella formazione del futuro professionista.
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selezione e preparazione dei commissari per l’Esame di Stato (vecchio ordinamento) e per le Prove Pratiche Valutative (nuovo ordinamento, con l’Esame di Stato quasi contestuale alla Laurea). La Commissione di esame deve essere formata da professionisti che conoscano le applicazioni del Codice Deontologico che sappiamo ben individuare gli atti tipici della professione psicologica.
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sviluppo dell'offerta di formazione post universitaria. L’obbligo formativo ECM è una grande occasione - non formale ma sostanziale - per costruire saperi professionali che possano rispondere al diffuso bisogno di psicologia di cui parlavamo prima. In questo ambito, la Commissione ha dato il suo contributo sia per la programmazione “interna all’ordine”, con la progettazione e messa in opera di corsi ECM gratuiti a totale copertura del fabbisogno triennale degli iscritti, sia attraverso azioni di Rilevazione dei fabbisogni formativi professionali in ambito sanitario per Sapienza Università di Roma, che è Provider nazionale ECM accreditata Agenas.
La formazione è il primo contesto per il rafforzamento dell’identità professionale e per la costruzione del suo futuro, sia sul piano individuale che collettivo.
Davvero una cosa molto seria.