La dichiarazione dei redditi

Quale modello utilizzare, quando presentarla e come comportarsi nei casi di redditi provenienti da più fonti

Premessa

Il DPR n. 600/1973 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi) al suo articolo 1 stabilsce che “Ogni soggetto passivo deve dichiarare annualmente i redditi posseduti anche se non ne consegue alcun debito d’imposta. I soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili, di cui al successivo art. 13, devono presentare la dichiarazione anche in mancanza di redditi”.

Tra questi soggetti rientrano ai sensi dell'articolo 13 dello stesso Decreto

e) le persone fisiche che esercitano arti e professioni, ai sensi dell’art. 49, commi primo e secondo del decreto indicato al primo comma, lettera c);

f) le società o associazioni fra artisti e professionisti di cui all’art. 5, lettera c), del decreto indicato alla precedente lettera;…….”

Il reddito imponibile da dichiarare nel mod. Redditi, derivante dall'esercizio di arti e professioni, può essere determinato in base ad uno dei seguenti regimi:

  • analitico (art. 54 del D.P.R. n. 917/1986): il reddito è determinato come differenza tra l'ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo d'imposta cui si riferisce la dichiarazione, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali posti dalla legge a carico del soggetto che li corrisponde, e l'ammontare delle spese sostenute, nel medesimo periodo, dall’esercente l’arte o professione ed ammesse in deduzione, secondo le disposizioni tributarie;
  • agevolato per i contribuenti forfettari (articolo 1, commi 54-89 della Legge n. 190/2014): determinazione forfettaria delle spese deducibili (e, conseguentemente, del reddito imponibile) attraverso l’applicazione, ai compensi percepiti, del coefficiente di redditività normativamente previsto per il tipo di attività svolta (codice ATECO). Al reddito così determinato è applicata, quindi, un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, pari al 15% ovvero al 5%, in caso di “nuove attività”.

Esaminiamo ora alcuni casi specifici. 


Caso 1. Libero professionista puro. Quale modello si utilizza e come si compila 

Psicologo nel regime forfettario

Nella modulistica attuale, Il quadro LM del modello Redditi RPF raccoglie la dichiarazione dei redditi conseguiti dalle persone fisiche, esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo, che aderiscono al regime forfetario (ex articolo 1 commi da 54 a 59 della Legge 190/2014).

Anche se i redditi di lavoro autonomo dei contribuenti cosiddetti forfettari confluiscono per intero nel quadro LM, questo, a seconda delle situazioni, può interagire con altri quadri del modello Redditi PF.

A seguire, si segnaleranno le questioni più rilevanti, da osservare, ai fini di una prudente compilazione della sezione.

L’accesso e la permanenza nel regime forfetario è condizionato da cause ostative che ne precludono l’utilizzo: l’elenco analitico delle fattispecie è indicato all’articolo 1 comma 57 della Legge 190/2014. Lo psicologo dovrà dichiarare di non trovarsi in nessuna delle situazioni di incompatibilità previste barrando l’apposita casella in colonna 2 del rigo LM21.

Per il periodo d’imposta in cui il contribuente ha iniziato l’attività, e per i quattro successivi, è prevista la possibilità di usufruire di una aliquota agevolata del 5%, a condizione che questi non abbia esercitato altra attività nei tre anni precedenti e che l’attività intrapresa non costituisca prosecuzione di altra attività precedentemente svolta. 

Per usufruire del beneficio il contribuente dovrà attestare l’esistenza delle condizioni che gli permettono d’accedere all’aliquota agevolata barrando la casella in colonna 3 del rigo LM21.

Il rigo LM22 (e i seguenti fino al rigo LM27) è dedicato alla determinazione del reddito.

In colonna 1 del rigo LM22 va indicato il codice ATECO, che per gli psicologi è 869030.

Questo codice è fondamentale al fine della indicazione del corretto coefficiente di redditività, in base al quale i ricavi conseguiti saranno trasformati in reddito dell’attività professionale. 

Per lo psicologo questo indice è pari al 78% dei ricavi conseguiti. Quindi se ad esempio uno psicologo ha conseguito ricavi (Fatturato), pari ad euro 10.000, applicando il coefficiente di redditività pari al 78%, si otterrà un reddito pari ad euro 7.800.

Dal reddito lordo indicato nella colonna 3 del rigo LM34, che nel nostro caso è pari ad euro 7.880, unica componente negativa detraibile, è costituita dai contributi ENPAP versati nell’anno di competenza.

L’imposta sostitutiva, rigo LM39, così determinata, potrà essere ridotta di eventuali crediti di imposta, da indicare analiticamente sul rigo LM40, suddiviso in 14 colonne specifiche per altrettanti crediti di imposta e una colonna, la 15, per quelli non precedentemente espressamente indicati; dal risultato saranno scomputati gli acconti versati, indicati sul rigo LM45, ed eventuali eccedenze di imposta risultanti dalla precedente dichiarazione, indicate sul rigo LM43, al fine di determinare l’effettiva imposta a debito (o a credito).

Psicologo nel regime ordinario-semplificato

Il Quadro RE del modello Redditi RPF accoglie i compensi e le spese derivanti dall’esercizio di arti e professioni. La compilazione del quadro consente la determinazione dei redditi di lavoro autonomo in Contabilità Semplificata.

Il Quadro RE del modello Redditi Persone Fisiche deve essere utilizzato per dichiarare i redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni rientranti nel regime analitico. Sono tenuti alla compilazione di questo quadro, i professionisti che non adottano regimi agevolati per la determinazione del reddito, come ad esempio, il Regime Forfettario. 

Attraverso la compilazione del Quadro RE il professionista arriva alla determinazione del proprio reddito imponibile che concorre alla determinazione dell’imponibile IRPEF. 

Il criterio generale che sovrintende alla compilazione del quadro RE, del mod. Redditi PF, risponde alle regole di determinazione del reddito di lavoro autonomo, di cui all’art. 54 del TUIR: il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni è determinato come differenza tra i compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo di imposta e l’ammontare delle spese sostenute nel periodo stesso.

In linea generale, quindi, i componenti positivi e negativi di reddito assumono rilevanza fiscale secondo il criterio di cassa: assume rilievo il momento in cui la somma (compenso o spesa) entra nella disponibilità giuridica e materiale del percettore.

Per l’analisi dei componenti positivi e negativi di reddito si rimanda al successivo punto.


Caso 2. Libero professionista e lavoratore dipendente in contemporanea. Quale modello si utilizza e come si compila 

Fermo restando la compilazione di uno dei due quadri appena riportati - quadro LM per chi opera nel regime Forfettario o quadro RE per chi opera nel regime ordinario-semplificato - il libero professionista psicologo, che ha contemporaneamente in essere un rapporto di lavoro dipendente regolato da un contratto di lavoro nazionale, compilerà anche il quadro RC, sulla base della Certificazione Unica ricevuta dal datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta.

Questo quadro è composto da 6 sezioni.

Nel dettaglio, la Sezione I del modello Redditi PF 2021 copre le righe dalla RC1 alla RC6, ed è quella dove il contribuente deve indicare i redditi di lavoro dipendente e assimilati. Nella Sezione I, inoltre, vanno dichiarati pure eventuali redditi di pensione per i quali la detrazione è rapportata al periodo di lavoro nell’anno così come si legge sulle istruzioni alla compilazione.

Nella Sezione II (dal rigo RC7 al rigo RC9) del modello Redditi PF 2021, il contribuente deve dichiarare altri redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente che si riferiscono, invece, a detrazioni non rapportate al periodo di lavoro nell’anno.

La Sezione III (rigo RC10) del modello Redditi PF 2021 è quella dove indicare tutte le ritenute ai fini Irpef includendo pure le addizionali regionali e comunali. Mentre la Sezione IV (rigo RC11 ed RC12) deve essere compilata solo quando le ritenute fiscali a fini Irpef si riferiscono a trattenute applicate sui compensi percepiti per i lavori socialmente utili in regime agevolato.

Le Sezioni V (RC14) e VI (RC15) del modello Redditi PF 2021, infine, riguardano rispettivamente i bonus Irpef fruibili ai fini dell’abbassamento della pressione fiscale sul lavoro, e le detrazioni per il comparto sicurezza e difesa.


Caso 3. Codici Attività. Quale modello si utilizza e come si compila 

 ll codice che identifica in sede di Apertura della Partita l’attivività professionale dello Psicologo è 869030. Questo codice, meglio conosciuto come codice Ateco è un codice identificativo alfanumerico e Ateco è l'acronimo di ATività ECOnomiche. Esso è determinato in base alla classificazione adottata dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica Italiano) e serve a classificare le attività a livello contributivo, e quindi alle rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico.

Questo codice, come detto, viene fornito all’apertura di una nuova attività.

Se un professionista svolge più attività, il codice Ateco primario sarà quello dell’attività che contribuisce in percentuale maggiore alla sua professione, mentre le altre saranno identificate con un codice Ateco secondario.

Lo Psicologo che desidera aprire la partita Iva deve utilizzare il modello AA9/12 scaricabile direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/istanze/aa9_11-apertura-variazione-chiusura-pf/quando-utilizzare, deve essere presentato entro 30 giorni dalla data di inizio attività:

  • in duplice esemplare direttamente (o tramite persona delegata) a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate;
  • in unico esemplare a mezzo servizio postale, mediante raccomandata, allegando copia fotostatica di un documento di identificazione del dichiarante, da inviare a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui risultano spedite
  • in via telematica direttamente dal contribuente o tramite i soggetti incaricati della trasmissione telematica. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui si conclude la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Le Principali sezioni nella compilazione del Modello AA9/12.

Codice Attività: 869030 – Descrizione: Attività svolta da psicologi - servizi di salute mentale forniti da psicanalisti, psicologi e psicoterapisti.

Per l’INDIRIZZO: indicare l’indirizzo completo della sede in cui è ubicato lo studio, se lo psicologo svolge la sua professione presso uno studio professionale. Se, invece, non esiste ancora uno studio e svolge la sua attività professionale a casa, può indicare il suo indirizzo di residenza, stabilendo così la sua casa-studio.

Si deve barrare la casella “Scritture contabili” solo se presso la sede sono conservati i registri della contabilità.

Se, invece, lo psicologo si rivolge ad un consulente fiscale che si occuperà della tenuta della sua contabilità non deve barrare tale casella.

Il quadro F va compilato solo nel caso in cui si affida ad un consulente fiscale la tenuta della tua contabilità.

Solo in quel caso, nella sezione 1 si deve:

  • barrare la casella A
  • indicare il codice fiscale del professionista (o della società di servizi) che si occuperà della tenuta della contabilità
  • indicare l’indirizzo completo della sede presso cui il professionista (o la società di servizi) svolge la propria attività

In questo quadro si deve:

  • indicare l’indirizzo di posta elettronica
  • il numero di telefono e di fax
  • l’eventuale sito web

La sezione “Dati relativi all’immobile destinato all’esercizio dell’attività” va compilata solo nel caso in cui l’attività venga svolta presso un ufficio o uno studio professionale.

  • nel campo “Titolarità dell’immobile” indicare il codice “P” se lo psicologo è proprietario oppure il codice “D” in caso di detenzione in affitto o in comodato
  • nel caso di immobile detenuto in affitto o in comodato, indicare gli estremi di registrazione del relativo contratto

Nel caso in cui lo psicologo intende avviare altre attività secondarie, deve elencarle in questo quadro, con un distinto codice di attività.

In relazione ai tipi di comunicazione da effettuare occorre barrare la casella A in sede di inizio attività e barrare la casella C in caso di cessazione di una attività precedentemente esercitata.

CODICE ATTIVITÀ: deve essere ricercato nella tabella contenente la classificazione delle attività economi- che vigente al momento della presentazione del modello.