Deduzioni e detrazioni fiscali per lo psicologo

Cosa è possibile dedurre/detrarre nel regime forfettario e cosa nel regime ordinario

La differenza tra deduzione e detrazione fiscale

È importante non confondere tra loro deduzione e detrazione fiscale.

Il concetto di deduzione si usa quando si fa riferimento ad oneri che, secondo le norme fiscali, consentono di ridurre a monte la base imponibile. Gli oneri deducibili possono avere natura molto diversa a seconda che si tratti di attività professionale, d’impresa, o di persona fisica che non esercita attività di lavoro autonomo.

Infatti per queste ultime, ad esempio, rientrano fra gli oneri deducibili:
▪    contributi previdenziali ed assistenziali;
▪    assegno periodico corrisposto al coniuge;
▪    erogazioni liberali in denaro o in natura a favore di ONLUS, ODV, o APS.

Il concetto di detrazione a differenza delle deduzioni, si usa quando si fa riferimento a valori che non riducono la base imponibile bensì proprio l’imposta, calcolata sulla basa imponibile. L’applicazione delle detrazioni, pertanto, consente di passare dall’imposta lorda (di importo maggiore) all’imposta netta (di importo minore).

Sia le deduzioni che le detrazioni contribuiscono a ridurre il carico fiscale, ma lo fanno in modo molto diverso, intervenendo in momenti diversi del calcolo che porta dai redditi conseguiti agli importi concretamente dovuti a titolo di imposta.

Fra le voci più rilevanti che danno luogo a detrazioni fiscali troviamo, ad esempio:

  • carichi di famiglia;
  • spese sanitarie;
  • opere di ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica;
  • spese universitarie;
  • spese funebri;
  • interessi sul mutuo prima casa.
Esempio

Una persona fisica, Non Libero Professionista,  soggetta ad IRPEF ordinaria, a chiusura dell’anno fiscale risulta titolare dei seguenti importi rilevanti ai fini del calcolo dell’imposta sui redditi:

  • componenti positivi di reddito: 16.000 euro
  • oneri deducibili: 1.700 euro
  • detrazioni fiscali: 960 euro

La base imponibile sarà pari a 16.000 – 1.700 euro, dunque 14.300 euro.

Sulla base imponibile si applica la relativa aliquota, in questo caso pari al 23%. L’imposta lorda quindi sarà uguale a 14.300 * 23% = 3.289 euro.

Solo a questo punto entrano in gioco le detrazioni. L’imposta netta sarà pari a 3289 – 960 euro = 2329 euro.

Successivamente si terrà conto di eventuali crediti d’imposta non utilizzati e acconti già pagati, al fine di capire concretamente a quanto ammontano gli importi da versare. 


Determinazione del reddito e dell'imposta per uno psicologo in regime semplificato-ordinario

Il reddito del professionista è calcolato, come previsto da Codice Civile, dalla differenza tra Costi e Ricavi.
Sono assoggettati a tassazione tutti i compensi conseguiti nell’esercizio della professione nel periodo d’imposta, al netto delle spese e delle quote di ammortamento deducibili, nonché dei contributi previdenziali e assistenziali pagati dal professionista nel corso del medesimo esercizio.

Il reddito professionale imponibile è dato, pertanto, dalla differenza tra i compensi percepiti e le spese sostenute nell’anno, purché siano inerenti all’attività professionale.

A titolo esemplificato anche se non esaustivo, si riporta un elenco delle principali voci di spesa che uno psicologo potrebbe avere, con la relativa deducibilità/indeducibilità.

Acquisto e ammortamento mobili beni strumentali per lo studio (es: scrivania, PC, stampante, poltrone, armadi, ecc.) Deducibili 100%
Acquisto e ammortamento autovetture (valore max auto € 18.075) Deducibili 20%
Assicurazione automobile Deducibile 20%
Bollo automobile Deducibile 20%
Carburante automobile Deducibile 20%
Pedaggi autostradali e parcheggi Deducibili 20%
Assicurazioni professionali Deducibili 100%
Spese condominiali per studio Deducibili 100%
Spese condominiali immobili ad uso promiscuo Deducibili 50%
Canone di locazione studio Deducibile 100%
Utenze dello studio (luce, rifiuti, acqua, ecc.) Deducibili 100%
Utenze immobili ad uso promiscuo Deducibili 50%
Spese per convegni e formazione professionale fino a 10.000 annui. Deducibili 100%
Telefono fisso e telefono cellulare 80% Deducibili 80%
Spese collaboratore di studio Deducibili 100%
Materiale di consumo (cancelleria, cialde caffè, ecc.) Deducibile 100%

 

Tutte le spese devono essere documentate, certe e inerenti all’attività professionale.

Per poter dedurre le predette spese, occorre essere in possesso della corretta documentazione giustificativa, come di seguito specificata:

  • gli acquisti effettuati dai commercianti al dettaglio (negozi) possono essere documentati da fattura, da richiedere al momento dell’acquisto, oppure dal cosiddetto “scontrino parlante”, ovvero dallo scontrino fiscale integrato con il codice fiscale del professionista e con la descrizione dei beni.
  • nell’ipotesi di acquisto di beni trasportati (es: acquisti online o a distanza), insieme alla fattura di acquisto va conservato il documento di trasporto eventualmente emesso dal cedente in caso di fatturazione differita.
  • alcune particolari spese per le quali non è obbligatoriamente prevista l’emissione della fattura possono essere dimostrate da altri documenti ritenuti validi (es: acquisto delle marche da bollo in tabaccheria per cui la stessa emette ricevuta fiscale).
  • le spese per il personale dipendente devono essere attestate con i documenti obbligatori ai fini della legislazione sul lavoro (buste paga, versamenti IRPEF, INPS).
  • i rifornimenti di carburante sono deducibili se pagati esclusivamente con modalità di pagamento tracciata.
  • le spese per ristoranti sono considerate documentate anche con la ricevuta fiscale parlante.
  • i biglietti aerei rilasciati sono documenti validi come fatture; i biglietti ferroviari devono essere richiesti negli sportelli come biglietti-fatture.
  • per i pedaggi autostradali, occorre avere apposita fattura rilasciata dal Telepass.

I beni strumentali ammortizzabili sono le attrezzature che usa lo psicologo per l’esercizio della professione (mobili, computer, e attrezzature per lo studio ecc.). Tali spese sono detraibili nei seguenti termini e modi:

  • le spese per l’acquisto dei beni di costo unitario non superiore a € 516,46 possono essere dedotte per intero nell’anno in cui avviene il pagamento;
  • le spese di importo superiore a € 516,46 relative a questi beni invece, devono essere tenute in evidenza ma non sono dedotte interamente dal reddito dell’anno di acquisto. Si effettua infatti un procedimento di c.d. “ammortamento”, ovvero di ripartizione del costo su più anni, sulla base di % previste dalla norma fiscale, a seconda del tipo di bene;
  • la quota di ammortamento è interamente deducibile nell’anno di imputazione; la quota di ammortamento va annotata sul libro dei beni ammortizzabili.

Una volta determinato il reddito professionale lordo come differenza tra ricavi e costi, si giunge alla determinazione del reddito professionale netto mediante deduzione di alcuni ulteriori costi, tra cui ricordiamo principalmente i contributi previdenziali versati all’Enpap nell’anno. Il calcolo dell’imposta dovuta avviene mediante l’applicazione al reddito netto delle aliquote Irpef a scaglioni e delle aliquote dell’addizionale regionale e comunale.

Le nuove aliquote Irpef, valide a partire dall’anno 2022,  sono le seguenti:

Scaglioni IRPEF 2022 Aliquota IRPEF 2022
fino a 15.000 euro 23%
da 15.001 fino a 28.000 euro 25%
da 28.000 fino a 50.000 euro 35%
da 50.000 in poi 43%

 

Le aliquote delle addizionali regionale e comunale variano a seconda della regione e del comune di residenza del professionista.

Schematizzando:

IRPEF dovuta = (reddito professionale - oneri deducibili) * % IRPEF

Esempio

Psicologo con compensi annui di € 30.000, costi per € 6.000 e contributi Enpap versati nell’anno di € 5.000:
1. Reddito lordo ➔ (30.000 – 6.000) = 24.000
2. Reddito imponibile ➔ (24.000 – 5.000) = 19.000
3. Imposta dovuta ➔ {(15.000 x 23%) + [(19.000-15.000) x 25%] } = 4.450.

Se il professionista ha sostenuto nell’anno spese sanitarie, interessi su mutui, tasse scolastiche per i figli etc, potrà detrarre questi oneri per il 19% dall’Imposta dovuta.

Ricordiamo, infatti, che una volta determinato il reddito professionale nel modo indicato, gli oneri deducibili e le detrazioni che possono essere dedotti dal reddito sono i medesimi delle persone fisiche che non esercitano la libera professione.

Nel regime semplificato-ordinario, lo psicologo oltre i contributi Enpap, può detrarre le deduzioni e detrazioni elencate precedentemente.


Determinazione del reddito e dell'imposta per uno psicologo in regime semplificato-ordinario

Per i professionisti che aderiscono a questo regime, il reddito è calcolato:

●    applicando ai compensi percepiti un coefficiente di redditività, che per i psicologi è pari al 78%;
●    sottraendo i contributi previdenziali, direttamente deducibili.
●    sul reddito, cosı̀ determinato, va calcolata l’imposta sostitutiva del 15% o, se si rientra nelle tipologie per essere definiti start-up, si può usufruire di un’ulteriore riduzione – dal 15% al 5% – per il primo quinquennio.

Reddito = (ricavi/compensi * % forfait) - contributi previdenziali

Esempio

Psicologo con compensi annui di € 30.000, costi per € 6.000 e contributi Enpap versati nell’anno di € 5.000:
1. Reddito lordo ➔ (30.000 * 78%) = 23.400
2. Reddito imponibile ➔ (23.400 – 5.000) = 18.400
3. Imposta dovuta ➔  (18.400 * 15%) = 2.760

A differenza del regime semplificato-ordinario, gli psicologi che aderiscono a questo regime, non possono detrarre le deduzioni e detrazioni elencate precedentemente, in quanto l’imposta a cui viene assoggettato il reddito non è IRPEF, bensì un'imposta sostitutiva.